Cgil, Cisl e Uil accolgono con positività l’informativa del Presidente Roberto Occhiuto al Consiglio regionale sulla vertenza Calabria, durante la seduta tenutasi ieri e che abbia trovato da parte della massima assise politica regionale un consenso propositivo e raccolto la volontà della stessa ad abbracciare questa dirimente azione di rivendicazione sindacale.
Questo è il salto di qualità che da tempo abbiamo auspicato per la Calabria, per far ripartire la crescita economica e sociale e mettere alla prova le classi dirigenti. Sulle vertenze antiche non ci può essere divisione, sul futuro del territorio calabrese non ci possono essere colori ed appartenenze politiche, sul futuro delle giovani generazioni non ci possono essere campanili.
Ora è giunto il momento che tutta la politica faccia squadra per trovare una soluzione condivisa e funzionale alla risoluzione dei cinque punti che i Segretari generali Landini, Sbarra e Bombardieri hanno individuato e condiviso con i vertici dell’amministrazione regionale calabrese. Cinque problematiche la cui risoluzione appare fondamentale per far fare il salto di qualità alla nostra regione.
Adesso, però, è necessario dare concretezza alle richieste avanzate. E’ necessario fare prendere coscienza all’intero ceto politico locale e nazionale che il Governo deve fare il proprio dovere, deve rispettare la Calabria ed i calabresi a partire dalla risoluzione dell’atavica problematica legata al lavoro, all’arretratezza delle infrastrutture viarie e di collegamento con il resto del Paese.
Sulla Strada statale 106, nello specifico, è necessario che il Governo, nell’allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza, chiarisca non soltanto che l’opera è strategica, che l’opera va ultimata, ma deve anche dire in maniera formale, nero su bianco, che i tre miliardi che si pensa di destinare all’infrastruttura non sono congrui al completamento dell’intera opera ma solo a completare i tratti già cantierati.
Noi, invece, siamo convinti che si debba pensare al completamento dell’intera opera e, quindi, Governo deve spingere su Anas al fine di stabilire, una volta e per tutte anche alla luce del rincaro dei costi delle materie prime, il peso economico complessivo dell’intera infrastruttura viaria.
Il Consiglio dei ministri, poi, deve sostenere la progettazione totale dell’opera e, soprattutto, deve impegnare anche governi successivi su questo progetto attraverso lo stanziamento di un fondo pluriennale per il completamento di un’infrastruttura, la Strada statale 106, che con il suo inserimento nella rete Ten-t ha assunto un interesse non solo nazionale ma anche europeo.
Sulla realizzazione dell’Alta velocità, inoltre, il Governo deve impegnarsi a prevedere futuri stanziamenti, attraverso il varo di un piano triennale, per la copertura dei tratti rimanenti rispetto a quelli già previsti aprendo così, di fatto, alla realizzazione di una infrastruttura ferroviaria capace di avvicinare la Calabria al resto del Paese e di inserirla nei circuiti economici virtuosi dell’Europa.
Serve, infine, velocizzare i tavoli di confronto settoriali su sanità, ambiente, lavoro, politiche sociali. Su questi temi ci aspettiamo un salto di qualità da tutta la giunta regionale.