Si è svolto stamane a Lorica, nella sede del Parco Nazionale della Sila, il convegno “Verso un turismo sostenibile”.
Organizzato dal Nucleo regionale Conti Pubblici (CPT) della Calabria in collaborazione con l’Unità tecnica centrale Sistema CPT dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, l’incontro, con i suoi qualificati contributi, ha evidenziato sia gli aspetti economici maggiormente rilevanti che derivano da un’analisi approfondita del settore, effettuata utilizzando i dati della spesa pubblica territoriale rilevati dal sistema CPT, sia quelli della policy regionale e nazionale che orienta e sostiene l’attuazione di iniziative ed interventi efficaci e sostenibili. Oltre la valenza scientifica, il convegno è stato una occasione per una riflessione sul turismo in Calabria.
Due, i focus della giornata, seguiti ai saluti di Andrea Vecchia, coordinatore del settore “Sistema dei Conti Pubblici Territoriali, analisi e monitoraggio degli investimenti pubblici”- NUVEC 3 Agenzia della Coesione ed all’introduzione di Rosaria Guzzo, responsabile del Nucleo regionale Conti Pubblici Territoriali e dirigente del Settore Ragioneria della Regione.
“Il turismo è certamente tra i settori a maggiore potenziale di crescita economica ed occupazionale e proprio per tale ragione deve essere incentivato- ha indicato la dirigente Guzzo-.
Occorre che gli investimenti nel settore turistico siano ingenti ma nel contempo è necessario che i flussi finanziari e le attività connesse siano diretti in una precisa ottica di sostenibilità in misura tale da tutelare tutti i beni coinvolti”.
Il primo focus su “Turismo e Conti Pubblici Territoriali” ha contato l’intervento di Alessandra Tancredi, responsabile del sistema Conti Pubblici Territoriali.
L’intervento ha tracciato le linee degli andamenti della spesa pubblica del settore turismo, comparandoli con quelli dell’economia generale per fare emergere come le politiche pubbliche abbiano sostenuto il settore dal 2000 ala 2016, analizzando contemporaneamente le diverse azioni attuate da diversi soggetti (amministrazioni locali, regionali, imprese pubbliche locali, ecc).
Tutte le variabili sono state esaminate in riferimento alle due macroaree del Paese, Centro-Nord e Mezzogiorno, ed alla Calabria in particolare, supportando le considerazioni sulla spesa pubblica con dati di contesto (posti letto, Pil, ecc), per arrivare alla conclusione di alcune azioni importanti che i policy maker potrebbero mettere in atto per supportare l’attrattività del territorio ai fini turistici.Il secondo approfondimento ha analizzato in relazione Turismo e Sostenibilità, attraverso vari apporti.
In questo ambito, Giovanni Aramini, dirigente del Settore Parchi e Aree Naturali Protette, ha parlato delle politiche regionali per il turismo sostenibile nelle aree protette.“C’è un impegno importante da parte dell’amministrazione regionale per mettere al centro delle strategie di incentivazione del turismo sostenibile il sistema delle aree protette calabresi- ha detto Aramini-.
Abbiamo un patrimonio enorme di naturalità, un capitale fatto da tre parchi nazionali, un parco regionale, un parco marino, un’area marina protetta, tre riserve regionali e poi 178 siti di interesse comunitario.
Questo capitale naturale è stato posto al centro di un programma di interventi concreti finalizzati da una parte alla tutela, dall’altra alla valorizzazione.
Per quest’ultima stiamo lavorando un’azione di marketing territoriale che riguarda l’intero territorio regionale, ad una grande infrastruttura verde, la Ciclovia dei Parchi, 540 km che uniscono il Pollino all’Aspromonte passando per la Sila e il Parco regionale delle Serre, al rafforzamento della rete sentieristica con il ‘Sentiero Calabria’ che farà parte del ‘Sentiero Italia’. Abbiamo complessivamente impiegato risorse per 29 milioni di euro”.
Mariza Righetti, coordinatrice dell’Osservatorio Regionale sul Turismo, moderatrice dei lavori del convegno “Verso un turismo sostenibile”, ha comunicato quindi i dati ufficiali 2017 in relazione a turismo e sostenibilità, descrivendo i punti di forza e debolezza del turismo calabrese che per molti anni ha presentato un’offerta monovalente, cioè il prodotto balneare, caratterizzato da un’elevata stagionalità e da una forte componente di turismo domestico.
“Negli ultimi anni- ha fatto presente la Righetti-, si registra una tendenza ad un allungamento della stagione ed una maggiore presenza della componente straniera. Nel 2017 per la prima volta i turisti stranieri hanno raggiunto il 22%, addirittura nella provincia di Vibo il 45%. Un dato, questo, molto più alto della media regionale e vicino al dato nazionale”.
“Molti sono gli interventi volti a favorire lo sviluppo del turismo in aree quali quelle che presentano peculiari realtà” ha informato ancora la coordinatrice dell’Osservatorio Regionale sul Turismo che ha parlato dei bandi della Regione per la valorizzazione dei borghi, uno per comuni, un secondo finalizzato a sostenere le imprese nei settori della ricettività extralberghiera, della ristorazione di qualità e dei servizi turistici e culturali.
Sonia Ferrari, commissario del Parco Nazionale della Sila, ha poi messo in attinenza turismo nelle aree protette e turismo sostenibile: “Oggi le aree naturali protette rappresentano importanti destinazioni turistiche e oltre alla finalità della conservazione devono essere votate anche allo sviluppo sostenibile.
Anche il Parco nazionale della Sila adotta varie misure per accrescere la sostenibilità ambientale sociale ed economica delle proprie iniziative di pianificazione strategica”.
A chiudere il ciclo di interventi è stato Emilio Becheri, esperto internazionale sul Turismo.
” In Calabria prevale di gran lunga il turismo balneare e sembrerebbe quindi di dover sviluppare gli alti turismi- ha indicato-.
In realtà anche quello balneare presenta ancora grandi potenzialità. Il turismo dei parchi è uno degli altri turismi, insieme a quello culturale e sportivo, che potrebbe attivare una forte domanda aggiuntiva in Calabria.
Negli ultimi anni è in atto un certo risveglio anche se la quota di turismo straniero, pur crescendo molto, rispetto al dato nazionale può farlo ancora di più.
Questi aspetti non devono essere visti in negativo, piuttosto come potenzialità da sviluppare”.
Becheri ha ancora sottolineato come quelle citate nel convegno siano statistiche ufficiali; in queste, tuttavia non sono censiti i flussi di Airbnb ma, soprattutto, quelli del vasto patrimonio immobiliare gestito dai privati.
In una indagine fatta dall’Osservatorio sul Turismi della Regione sui flussi delle seconde abitazioni, questi ultimi hanno un moltiplicatore pari a quattro volte le presenze delle statistiche ufficiali.
Becheri ha infine anticipato che anche quest’anno l’andamento del turismo in Calabria è positivo.
Concludendo i lavori del convegno, Mariza Righetti, ha annunciato per il prossimo mese di novembre dedicato al turismo durante il quale saranno presentati i dati della stagione estiva 2018.