Nella nostra comunità serve più rispetto e meno sospetto. ‘Piazza Grande’ è la chiamata a raccolta di energie non contro qualcuno, ma è un appello a combattere per la speranza”.
Il candidato alla guida della segreteria nazionale del Partito democratico, Nicola Zingaretti già da qualche mese è voluto riparte dal territorio, dai circoli, dalla partecipazione per costruire un Partito prima che capace di recuperare consensi, pronto ad aprirsi nuovamente all’ascolto dei bisogni, alla centralità delle persone e dei territori che vogliono essere rappresentati. Nella “Piazza Grande” di Zingaretti credono i candidati del collegio di Catanzaro-Crotone che il 3 marzo saranno in campo non solo per conquistare un posto nell’assemblea nazionale, ma per far vincere Zingaretti al primo turno, e quindi archiviare contrapposizioni per guardare alla costruzione di una alternativa, basata su idee e progetti, al Governo gialloverde, “non solo possibile ma necessaria”. Lo dicono in maniera unanime i candidati della lista “Piazza Grande con Nicola Zingaretti” collegata al Governatore del Lazio e candidato alla segreteria nazionale che questa mattina si sono presentati nel corso di una conferenza stampa nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro. Introdotti dal presidente dell’assemblea provinciale democrat di Catanzaro, Michele Drosi, erano presenti il capolista, l’ex presidente della Provincia di Catanzaro ed ex segretario provinciale del partito, Enzo Bruno, Sergio Contarino espressione del Crotonese, e il sindaco di Santa Caterina Francesco Severino. Gli altri candidati in campo sono: Simona Ginetta Mancuso, Antonella Stefanizzi, Silvana Siciliani e Domenico Lumare.
Contarino rimarca di voler sostenere Zingaretti “portatore di proposte credibili e vincente. Un amministratore che ha dimostrato di avere una lucidità politica capace di dare attenzione ai problemi e alle persone. In questi anni – afferma – abbiamo messo da parte i cittadini che si sono sentiti trascurati, dobbiamo ripartire dall’aderenza ai territori per costruire l’alternativa. E questo possiamo farlo prima di tutto diventando un partito normale, con organismi normali che sanno determinarsi e individuare un percorso unitario”.
“Il 3 marzo ci sarà un’altra grande e importante giornata di democrazia – ha affermato il capolista, Enzo Bruno -. I cittadini, i simpatizzanti, gli iscritti e i militanti del Pd vengono chiamati a selezionare la classe dirigente esprimendo con il proprio voto l’assemblea nazionale e il segretario nazionale. Non penso ci siano altre formazione che adottano questo criterio di selezione della classe dirigente. Anche se ci confrontiamo in maniera animata, a volte su un terreno di scontro, la partecipazione attiva al processo decisionale rappresenta una forma altissima di democrazia di cui andiamo fieri, che è nel nostro codice genetico”. Del programma e dell’impostazione di Zingaretti, Enzo Bruno che ha avuto modo di parlare ed essere sollecitato alla candidatura dal governatore del Lazio (che è stato anche eurodeputato e presidente della Provincia di Roma), apprezza e condivide in particolar modo tre aspetti: “La volontà di rilanciare il partito che ha subito in questi anni un forte ridimensionamento; la capacità di riappropriarci dei territori rilanciando il sistema dei circoli e poi la capacità di costruire grande opposizione per essere domani reale alternativa a questo governo nazionale che è inefficace, inefficiente, approssimativo, superficiale e ci ha ridicolizzati in tutta Europa”. “La lista a cui mi pongo alla guida – ha detto ancora Bruno – è fatta di amministratori, professionisti, ed è espressione di persone che credono e si ritrovano al fianco del governatore Mario Oliverio, del quale sosteniamo il grande sforzo di governare una regione difficile con grandi difficoltà, ma grande legalità e trasparenza”. “Ci metterò tutta la mia passione e la mia esperienza . ha concluso Bruno – partendo anche da quello che abbiamo fatto nella Provincia di Catanzaro, dove siamo stati al fianco dei sindaci che ci hanno dimostrato sempre grande vicinanza, anche votando all’unanimità i bilanci che abbiamo presentato. Siamo in campo per ricostruire un tessuto capace di essere elemento di unità di partito che vuole e deve essere una alternativa di governo credibile per guardare al futuro con rinnovata fiducia”.
Appuntamento, quindi, a domenica 3 marzo: si vota dalle 8:00 alle 20:00 e potranno votare le elettrici e gli elettori che “dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Pd e accettino di essere registrati nell’Albo pubblico”. Per votare occorrono un documento di riconoscimento, la tessera elettorale e due euro (tranne per i tesserati). La preferenza si esprime tracciando un solo segno su una delle liste di candidati all’Assemblea nazionale.