La proposta di nominare un commissario per ogni zona economica speciale va approfondita e non può prescindere dal coinvolgimento del mondo produttivo e dei territori”. E’ quanto afferma il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, in relazione a quanto ipotizzato nei giorni scorsi dal ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, in un’intervista a un quotidiano nazionale. Secondo il rappresentante degli industriali reggini, “certamente merita di essere apprezzata la consapevolezza che una realtà complessa come quella delle Zes abbia necessita’ di un proprio organo di governance.
E’ giusto, come ha affermato il ministro Provenzano, che chi investe, specialmente al Sud, abbia un interlocutore istituzionale a cui rivolgersi.
A noi imprenditori tuttavia – prosegue Vecchio – preme che la scelta dei vertici di queste autorità non sia calata dall’alto ma nasca dal coinvolgimento dei livelli istituzionali territoriali e degli stakeholder, nel rispetto di procedure di selezione ed evidenza pubblica che devono premiare il merito e la competenza. Seguiamo molto da vicino l’evoluzione legislativa, amministrativa e finanziaria che riguarda le Zes perché dall’effettivo avvio degli strumenti ad esse connessi passa lo sviluppo del retroporto di Gioia Tauro. Il nostro auspicio – conclude Vecchio – e’ che tale proposta non sia frutto di estemporaneità ma di uno studio accurato. Non vorremmo si corresse il rischio di creare un nuovo ‘collo di bottiglia’ in un Paese paralizzato dall’ipertrofia burocratica che sta contribuendo al collasso dell’economia del Mezzogiorno”.