“Secondo quanto riportato da un autorevole organo d’informazione calabrese, agli atti delle indagini dei Nas emergerebbe la piena consapevolezza del dg dell’ospedale metropolitano di Reggio Calabria rispetto all’utilizzo, in alcune occasioni, delle scatole di cartone per stabilizzare gli arti dei pazienti ortopedici. Inoltre, dalle conversazioni in chat acquisite dai militari in cui si commentavano le foto che poi hanno scandalizzato l’intero Paese, emergerebbe anche che chi guida l’azienda sapeva che questi sistemi a dir poco rudimentali si rendevano necessari a causa della carenza dei necessari presidi sanitari all’interno del pronto soccorso”.
E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che ha presentato una interrogazione parlamentare sulla vicenda al ministro della Salute, chiedendo l’invio dell’attività ispettiva.
“Se i fatti non saranno smentiti – prosegue l’on. Wanda Ferro – dovrà chiedere scusa chi, anziché apprezzare il valore delle inchieste giornalistiche – che i buoni politici e i buoni amministratori considerano stimolo e supporto al proprio operato – ha tentato di screditare anche sui social network il lavoro di un validissimo giornalista calabrese, ma anche chi si è reso responsabile di una grave attività di disinformazione, limitandosi a pubblicare il contenuto di qualche velina a cui ha tentato di dare un peso maggiore rispetto alle risultanze della attività di indagine giornalistica di chi si è cercato le notizie sul campo e le ha doverosamente e responsabilmente verificate.
Purtroppo i cittadini soffrono sulla propria pelle le disfunzioni negli ospedali calabresi
e non può essere certo una indegna campagna di denigrazione che può imbavagliare quella verità che alcuni giornalisti, quelli che non si accontentano di passare veline, sono bravi a ricercare e a raccontare”.