Sul futuro del termalismo calabrese hanno discusso Federterme ed Unindustria Calabria nel corso di una giornata di lavoro a cui hanno partecipato le aziende termali operanti in regione, il Direttore Generale di Federterme Aurelio Crudeli ed il Direttore Rosario Branda per Unindustria Calabria.
Sul tavolo la necessità di mettere a fuoco ipotesi di possibili iniziative ed interventi tesi a fornire il giusto slancio ad un comparto a cavallo tra sanità e turismo, le cui potenzialità sono ancora largamente inespresse e che, invece, potrebbe contribuire in maniera considerevole all’economia regionale, tanto in termini di benefici per i conti della sanità pubblica che di incremento dei flussi turistici soprattutto per quanto attiene alla cosiddetta destagionalizzazione.
La soluzione di annose questioni, come quella dei pagamenti arretrati delle ASL e del rifinanziamento della legge regionale di settore, ma anche i possibili nuovi percorsi di cura, sono stati tra i principali temi emersi nel corso della discussione. In particolare, si è posta attenzione su quelli di natura riabilitativa, indirizzati verso la prevenzione, da poter assicurare anche alle fasce più deboli della popolazione (bambini e anziani) in analogia a quanto stanno facendo altre regioni e sulla scorta dei risultati ottenuti dalla FoRST, la Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale.
“Negli corso degli anni abbiamo assistito ad una inspiegabile e sostanziale indifferenza della Regione Calabria nei confronti del settore termale – ha dichiarato il Direttore Generale di Federterme, Crudeli – un susseguirsi di dichiarazioni ed annunci cui non hanno fatto seguito misure concrete”. “Il settore non merita di essere costretto a ‘vivacchiare’ – ha proseguito Crudeli – in un quadro in cui altre componenti del termalismo nazionale ed internazionale stanno cercando di intercettare ed assecondare nuovi ed emergenti segmenti di domanda”.
“In questa prospettiva, abbiamo chiesto al Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio un incontro urgente – ha aggiunto il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca – perché, appena dopo la pausa estiva, si attivi un tavolo regionale operativo, in grado di mettere a punto un piano di lavoro scandito da un cronoprogramma realistico che consenta il conseguimento di primi e significativi obiettivi per il settore e per il territorio in tempo utile per la prossima stagione termale”.