E’ stato pubblicato sul Bollettino della Regione Calabria dello scorso 25 ottobre il decreto relativo al Regolamento attuativo per la concessione di incentivi a sostegno e per lo sviluppo dell’artigianato calabrese (previsti dalla Deliberazione regionale n. 580 del 23/12/2017) integrato delle modifiche sollecitate da Confartigianato Calabria. Tra queste, la più importante riguarda l’innalzamento della quota di contributo in conto capitale a fondo perduto riconosciuto che passa dal 20 al 65 per cento.
“Si tratta di un risultato importante per le nostre imprese – afferma il segretario regionale Silvano Barbalace – frutto di un lungo processo di concertazione che ci ha visto presenti e determinati nell’interesse esclusivo delle 33 mila imprese esistenti in Calabria che con il loro operato garantiscono il 10 per cento del Pil.”
Il bando a sostegno dell’artigianato è in vigore già dal dicembre dello scorso anno ed è riservato esclusivamente alle imprese artigiane calabresi per sostenerne gli investimenti in attrezzature e macchinari, anche usati, incluso mezzi targati, ristrutturazione laboratori, realizzazione siti internet o per scorte di magazzino.
“Oggi – prosegue il segretario Barbalace – nella nuova formulazione del bando che è stata fortemente sollecitata dalla nostra Organizzazione le imprese artigiane potranno accedere ad una maggiore quota di contributo a fondo perduto per realizzare investimenti, innovare la propria struttura e competere meglio sui mercati nazionali ed internazionali.”
Si ricorda che requisito di ammissione è l’essere un’impresa artigiana che attraverso il ricorso al finanziamento bancario realizza un investimento tra le voci di spesa ammissibili. Al termine dell’investimento, da concludersi entro sei mesi dall’erogazione del finanziamento, l’impresa artigiana – per il tramite esclusivo dei soggetti presentatori tra cui Confartigianato – inoltra al soggetto gestore FinCalabra la richiesta di ammissione alle agevolazioni.
L’intensità di aiuto per il contributo in c/capitale nella misura del 65% viene riconosciuto a tutte le imprese nei casi in cui, per lo stesso investimento, non si è già usufruito o si intende usufruire del credito di imposta; in tale ultimo caso il contributo in c/capitale sarà commisurato alla misura massima del 20%. E’ stata anche introdotta una norma di salvaguardia per le imprese che hanno già avanzato richiesta di contributo al soggetto gestore riservandogli la possibilità di opzionare la richiesta sulla base delle nuove procedure. In caso di mancato esercizio dell’opzione entro il termine di 30 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del decreto sul BURC, il contributo sarà commisurato sulla base dei criteri in vigore già al momento della presentazione della domanda. Se il finanziamento è assistito da garanzia rilasciata dai confidi, è riconosciuto anche il rimborso dei costi di garanzia.