Il turismo è tra i settori più colpiti dalla crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del coronavirus. In Calabria, in cui da alcuni anni si registrava un trend positivo ed in crescita, oggi si registra l’azzeramento delle prenotazioni per il periodo che viene considerato il vero e proprio avvio della stagione.
Un meno 100 per cento su aprile, maggio e probabilmente anche giugno. Per gli altri mesi, molto dipenderà dalle decisioni del governo centrale, dalle azioni del governo regionale e dall’attitudine del mercato italiano. Nell’attesa di verificare i reali effetti su indotto e occupazione in quella che viene definita la Fase 2 del post emergenza da covid 19, Confartigianato Turismo sollecita interventi urgenti per le imprese del settore, tenendo distinte le responsabilità di Governo centrale e Regione. “Al primo compete rapidamente definire le linee guida per la riapertura che sono fondamentali per consentire alle aziende di poter programmare – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Calabria, Roberto Matragrano -. Non si può pensare di annunciare dalla sera alla mattina la ripresa delle attività soprattutto in un settore in cui occorre necessariamente interventi di adeguamento delle strutture. Né si può immaginare di prolungare oltre questa attesa. Dobbiamo ripartire e dobbiamo sapere come ripartire. La Regione, invece, deve concentrarsi sulla programmazione ed agire da centro informativo e di coordinamento. Sebbene abbia apprezzato l’ultima ordinanza della Presidente Santelli per gli stabilimenti balneari e le strutture turistiche, dando speranza ed un messaggio positivo alla comunità su una ripresa, in molti si sono chiesti cosa fare e come poterlo fare. Mancano chiare indicazioni”.
Turismo non è solo strutture ricettive, ma assieme a loro si muove tutto l’indotto dei servizi e della ristorazione, dello spettacolo, dell’artigianato e del commercio. Una platea enorme di imprese che Confartigianato Calabria conosce bene, raggruppandole al proprio interno nelle diverse categorie, su cui è importante identificare bene le diverse esigenze per rispondere con gli strumenti adeguati ed evitare soprattutto gli errori del passato di duplicare gli interventi. Sul punto abbiamo già rappresentato alla regione il nostro punto di osservazione.
“Dobbiamo concentrarci sulla gestione della crisi per il 2020 e avviare da subito una seria programmazione per il 2021 – afferma Luca Giuliano, delegato del settore Turismo della Confartigianato Imprese Calabria -. La Regione deve assolutamente prevedere, in tempi rapidissimi, un protocollo condiviso con le organizzazioni di categoria che indichi cosa possiamo e non possiamo fare, senza attendere che altri ci dicano cosa fare. Alcune regioni si sono già mosse in questa direzione. Dobbiamo poter programmare con il dovuto tasso di serietà; dobbiamo ricevere, in maniera continua e puntuale, gli aggiornamenti su determinate tematiche. Ed una volta stabilite tutte le regole di comportamento è fondamentale programmare anche una comunicazione verso i viaggiatori per chiarire che la Calabria è aperta e quali sono le eventuali limitazioni. Occorre anche prevedere misure concrete a sostegno dei lavoratori stagionali, in particolare quelli assunti tramite cooperative che, non si capisce perché, non rientrano nella categoria del turismo – prosegue Luca Giuliano -. La Calabria registra flussi turistici estremamente concentrati in periodi dell’anno molto brevi. Soprattutto in questo momento occorre mettere grande attenzione al sostentamento degli stagionali sia per il 2020 che per il 2021. Ricordo che gli assegni di disoccupazione vengono calcolati in base ai mesi lavorati”.
Confartigianato Turismo sollecita informazioni in merito ai voli da e per Lamezia Terme; sulle regole relative alle persone che verranno a soggiornare nelle strutture alberghiere dopo il 3 maggio (devono fare 14 giorni di quarantena?). Sollecita anche la definizione di un protocollo che individui, chiaramente, delle linee guida per la gestione del comparto turistico con attenzione alla parte sanitaria ed alle eventuali restrizioni (es. trasporti regionali, escursioni, gite, etc…). “La nostra proposta – sostiene il delegato del settore Turismo – nell’ottica di una visione di lungo periodo, è quella di sviluppare, sin da subito, una strategia condivisa per rilanciare il turismo regionale nel 2021 che possa basarsi sull’incremento dei collegamenti aerei da e per destinazioni strategiche, e una forte comunicazione promozionale della Calabria sugli stessi mercati. Abbiamo rivolto un invito all’assessore Orsomarso di incontro per discutere delle proposte che la nostra categoria vuole mettere sul piatto e per le quali abbiamo già avviato alcuni informali colloqui con le altre organizzazioni del settore e con qualche grande tour operator, alcuni dei quali incontrati proprio da Orsomarso.
E’ fondamentale la creazione di una cabina di regia unica per la gestione e lo sviluppo dell’industria turistica regionale che si deve fondare su: Ecologia e tutela del territorio, Infrastrutture e trasporti, Formazione, Scuola, università. Serve una programmazione e una promozione strategica, la natura non basta più. Siamo pronti, come sempre – conclude il delegato di Confartigianato Imprese Turismo – a fare la nostra parte per l’interesse delle imprese che rappresentiamo”.