Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha fatto visita questa mattina alla mamma dei due fratellini travolti dal treno a Brancaleone. “Ho incontrato il primario della terapia intensiva e anestesia del grande ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, Sebastiano Macheda, e ho avuto conferma delle gravissime condizioni in cui versa la mamma”, riferisce Marziale che ha ringraziato tutto il personale medico e paramedico “per la dedizione e la professionalità con cui, quotidianamente, gestisce situazioni difficili e cariche di emotività. Successivamente, mi sono recato a Locri e, accolto dal vicedirettore sanitario Giuseppe D’Ascoli, ho rivolto, nella camera mortuaria, una preghiera davanti alle salme degli sfortunati bambini, rappresentando il sentimento di vicinanza anche di Massimo Pagani, Garante della Lombardia, regione dove questi bambini vivevano, che, in una telefonata, ha espresso il suo cordoglio e dolore”.
Ancora Marziale: “In attesa che l’autorità giudiziaria faccia il suo percorso e – non per trovare un capo espiatorio ma per evitare che fatti analoghi succedano ancora – che si chiariscano i contorni di una vicenda assurda, alcune riflessioni vanno comunque fatte. C’è alla base, una combinazione sfortunata di situazioni: intanto, l’imperizia di attraversare i binari in modo così disinvolto, tenendo conto che la bambina era sfuggita al controllo della mamma ed, ancora, la fatiscenza della struttura ferroviaria che rappresenta un problema cronico del territorio ionico, soprattutto d’estate, quando il flusso turistico è decisamente in aumento. Una serie di fattori per cui – ed è un sentimento che ho avvertito nella stessa popolazione- c’era sempre il timore che fatti spiacevoli potessero prima o poi verificarsi”.
Marziale conclude così: “In questo momento così difficile e triste, il pensiero di tutti noi deve essere rivolto alla sorella di sedici anni per aiutarla ad affrontare il dolore e superare il trauma per la tragica scomparsa dei fratellini”.