Si conclude domenica 23 giugno, “Trame. Festival dei libri sulle mafie”, giunto alla sua tredicesima edizione, che si propone di mantenere alta l’attenzione su collusioni, infiltrazioni e silenzi omertosi che permettono alle mafie di mantenere il controllo su territori, consenso e potere.
Durante i sei giorni del festival, scrittori, giornalisti, magistrati, politici, studiosi e cittadini hanno discusso e denunciato questi fenomeni. Giovanni Tizian, direttore artistico del Trame Festival, ha dichiarato: «Quest’anno Trame si concentra sulla memoria e il ricordo delle lotte per la libertà e la resistenza contro le mafie, raccontando le storie delle vittime e di chi è stato dimenticato. Sarà anche un’occasione per riflettere sul presente, valutare lo stato attuale della lotta alle mafie e considerare le guerre che sconvolgono il mondo. Trame vuole essere un luogo di dialogo, confronto e discussione, utilizzando la conoscenza storica per orientarsi nel futuro».
Per il secondo anno consecutivo, Trame Festival è stato selezionato dal Salone del Libro di Torino per il progetto “Luci sui festival”, che promuove i principali eventi letterari in Italia. L’inaugurazione del festival, il 18 giugno al Chiostro San Domenico, ha incluso una mostra di opere d’arte confiscate alle mafie, parte del progetto “Visioni Civiche. L’arte restituita. Dalle opere confiscate alle mafie al bene comune”.
La giornata di ieri ha invece visto ospite Diego Bianchi, alias Zoro, noto conduttore della trasmissione “Propaganda Live” che, animato come sempre da una forte sensibilità verso temi sociali e di attualità, ha intrattenuto il pubblico con la sua ironia, offrendo una prospettiva sulla “Memoria”. La sua partecipazione è un valore aggiunto per il festival, che da tredici anni si impegna nella causa antimafia. Bianchi ha spesso visitato la Calabria per i suoi reportage e per le sue inchieste, raccontando le problematiche locali, le storie dei migranti e quelle dei giovani che lottano per rimanere e farsi sentire. Recentemente ha intervistato l’ultimo sindaco di San Luca prima che il comune fosse affidato a una commissione antimafia per mancanza di candidati alle elezioni.
A cura di Susanna Quintieri