Una celere somministrazione dei vaccini anti Covi-19 in Calabria – afferma Tonino Russo, Segretario generale della Cisl regionale – avrebbe potuto rappresentare una grande opportunità sia per mettere in sicurezza il maggior numero possibile di cittadini sia, nell’avvicinarci all’estate, per rilanciare il turismo e dare una boccata d’ossigeno all’economia della regione. Invece, dopo le 13.00 del pomeriggio di oggi, venerdì 9 aprile, il report del Governo ci dice che la Calabria è ultima per dosi somministrate. Non solo: che ne sono state consegnate 461.590 e somministrate 317.557, il 68,8%.
Dunque, circa 144.000 dosi non sono state ancora inoculate; una cifra che corrisponde nella regione a un decimo della popolazione attiva, la cui vaccinazione avrebbe inciso positivamente in maniera significativa sulla diffusione del contagio.
Anche a causa di questo dato, evidentemente, insieme alla saturazione degli ospedali Covid – prosegue Tonino Russo – la Calabria rischia di restare in zona rossa con un danno all’economia che impone l’erogazione di ulteriori forme di sostegno per le attività lavorative, artigianali e imprenditoriali ferme a causa delle misure di contenimento della pandemia.
In un momento estremamente delicato come questo, due dovrebbero essere le parole d’ordine condivise da tutti, in primo luogo da chi ha la responsabilità della sanità e della tenuta economica dei territori: vaccini e sostegno all’economia e al lavoro! L’indignazione dei calabresi sta raggiungendo il livello di guardia. Sarebbe stato importante che, in occasione della visita delle autorità nazionali preposte alla campagna di vaccinazioni, anche le forze sociali, e non solo le istituzioni, fossero convocate per un confronto franco e aperto e un’analisi della situazione vista dalla parte dei cittadini. Anche questa è stata un’occasione perduta. Ora, ci aspettiamo che si proceda il più velocemente possibile nella somministrazione dei vaccini e nel ridare respiro all’economia della Calabria!»