“Il progetto di Taurianova è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante”. Sono queste le motivazioni con cui la Giuria ha proposto, all’unanimità, Taurianova come Capitale italiana del Libro per l’anno 2024. L’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale, avvenuta il 16 maggio, “vuole segnare l’inizio di una nuova era – come si legge sul sito dedicato all’evento – un simbolo tangibile del desiderio di rinascita e di riscatto sociale, dopo decenni di narrazione legata esclusivamente alle vicende mafiose. La biblioteca infatti è un luogo nel quale le pagine prendono vita e diventano strumento di trasformazione, aprendo le porte alla promozione della lettura come veicolo di crescita e sviluppo dell’intero territorio, come simboleggiato dalle ali della fenice scelta come logo di Taurianova Capitale Italiana del Libro 2024”.
L’iniziativa è arrivata fino al capoluogo di regione, dove l’assessora alla cultura e direttrice artistica di Taurianova Capitale del Libro, Maria Fedele, è stata ospite della XXI Fiera Gutenberg ed ha incontrato i giovani della Comunità Minorile Ministeriale di Catanzaro, che, tramite il progetto di Calabria Condivisa, ha deciso di donare diversi libri alla città. “L’intera comunità – ha commentato Fedele – si sta mobilitando per raggiungere un obiettivo comune: fare di Taurianova un punto di riferimento per il sud Italia per far sì che questo riconoscimento possa avere ricadute concrete sul nostro territorio. Una lunga serie di iniziative che lavorano in più direzioni, ma che si fondano sulla volontà di promuovere l’integrazione, l’uguaglianza sociale, e la cooperazione attiva tra i territori”.
La programmazione di “Taurianova Legge” vede tra i suoi ospiti non solo autori emergenti e piccoli editori, ma anche personaggi del panorama nazionale ed importanti scrittori e studiosi calabresi, tra i quali spicca il Premio Campiello Carmine Abate ed il suo nuovo romanzo “Un paese felice” (Mondadori, 2023): “Nei miei libri racconto sempre due aspetti della Calabria, la bellezza e le ferite. La Calabria, anzi, le Calabrie, sono una terra complessa, piena di problemi, ma anche di tante ricchezze che è importante vengano messe in luce”.