Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha rigettato il ricorso proposto da Maria Saladino, candidata alle ultime elezioni regionale con la lista del Pd, nei confronti del consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Guccione, difeso dagli avvocati Oreste ed Enrico Morcavallo.
La candidata Maria Saladino si era rivolta al Tar per ottenere l’annullamento del verbale delle operazioni dell’ufficio centrale circoscrizionale di Cosenza Nord presso il Tribunale di Cosenza, relativo all’elezione del presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Calabria del 26 gennaio 2020, nella parte in cui viene proclamato eletto alla carica di consigliere regionale Carlo Guccione. Ricorso rigettato visto che la “lettura coordinata delle norme esclude ictu oculi la fondatezza della ricostruzione della Saladino, che prima della lista – si legge nel dispositivo – ha ottenuto un numero di voti ben inferiore di quelli ottenuti dal controinteressato. L’art. 15 l. n. 108/1968 all’ultimo comma prevede, infatti, al suo ultimo comma che “per ogni lista della circoscrizione alla quale l’Ufficio centrale regionale ha attribuito il seggio, l’Ufficio centrale circoscrizionale proclama eletto il candidato della lista che ha ottenuto, dopo gli eventuali eletti in sede circoscrizionale, la maggiore cifra individuale”.
La tesi del ricorrente di necessaria attribuzione al capolista della lista circoscrizionale avente diritto al seggio non trova, alla luce della suddetta ricostruzione normativa, nessun supporto normativo”.
Soddisfazione è stata espressa dagli avvocati difensori di Carlo Guccione per l’esito positivo della sentenza che conferma l’elezione legittima del consigliere regionale. Maria Saladino è stata inoltre condannata al pagamento delle spese di lite.