“La Regione Calabria non può continuare a tenere ferme le risorse da destinare ai Consorzi di bonifica, paralizzando la programmazione delle attività e non consentendo di avviare l’attività dei lavoratori”.
E’ quanto affermano i segretari delle organizzazioni sindacali di categoria, Daniele Gualtieri della Fai Cisl, Giovanni Amendola della Flai Cgil e Aldo Turquassio della Filbi Uil, che hanno scritto al presidente della Regione Mario Oliverio annunciando lo stato di agitazione dei lavoratori del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese.
Già nei giorni scorsi le segreterie regionali avevano dichiarato lo stato di agitazione di tutti i dipendenti dei consorzi di bonifica della Calabria per le mancate risposte da parte della Regione a tutte le problematiche che stanno mettendo in crisi gli enti consortili.
“Le Federazioni Sindacali hanno oramai da tempo chiesto l’intervento della Regione Calabria in merito alla situazione in cui versano i Consorzi di Bonifica del territorio – scrivono i rappresentanti sindacali – che pur avendo avuto rassicurazioni in merito a possibili soluzioni, ad oggi non hanno però avuto nessun riscontro positivo”.
I sindacati accusano la Regione Calabria di immobilismo e lamentano lo stallo di un decreto che destina le risorse necessarie ad avviare al lavoro gli addetti alle reti di colo.
“A seguito delle nostre sollecitazioni – spiegano i rappresentanti sindacali – è stato fatto un decreto di impegno nel novembre dello scorso anno, riguardante la ripartizione fondi per l’esercizio e la manutenzione degli impianti pubblici di irrigazione dei Consorzi di Bonifica esercizio 2017.
Il decreto prevede uno stanziamento di 250 mila euro, di cui centomila a favore del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese.
Purtroppo ad oggi ancora non è stato effettuato il mandato di pagamento a favore dei Consorzi di Bonifica; queste risorse sono destinate a garantire il livello occupazionale di circa 38 lavoratori del settore rete di colo, che a causa del mancato mandato di pagamento della Regione Calabria nei confronti degli Enti Consortili, nell’anno 2018 non sono stati ancora avviati a lavoro nell’attività che espletano come lavoratori a tempo determinato. Tutto ciò oltre alle ripercussioni negative che vi sono sul territorio a causa del mancato servizio riguardante la gestione e la manutenzione della rete di colo del territorio di competenza del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, aumenta la disperazione, l’amarezza e la tensione di questi lavoratori vista la difficile situazione economico familiare di queste famiglie”.
“Il decreto – sottolineano Fai Cisl, Flai Cgil e Uilbi Uil – riguarda contributi destinati alle attività della gestione e manutenzione della rete di colo nonché al pagamento delle giornate dei lavoratori impiegati, per questo motivo riteniamo ingiusto e inaccettabile che queste somme possano essere bloccate presso la Regione Calabria”.
I sindacati chiedono quindi un immediato intervento del prefetto di Catanzaro affinché sensibilizzi la Regione Calabria ad effettuare il mandato di pagamento in modo da garantire cosi al Consorzio l’avviamento dell’attività lavorativa dei lavoratori della rete di colo, già in grande ritardo. Fai Cisl, Flai Cgil e Uilbi Uil dichiarano lo stato di agitazione dei lavoratori della rete di colo del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese e annunciano che qualora non arrivassero in tempi celeri riscontri positivi in merito saranno costretti ad intraprendere iniziative di lotta con auto convocazione presso la Cittadella Regionale.