Il grave danno subito la scorsa notte dall’impresa CO.G.EUR. COSTRUZIONI GENERALI EUROPEA S.r.l. di Bivongi (RC), con il furto di tre camion, due escavatori e di un bobcat presso il cantiere di Satriano (CZ), costituisce l’ennesimo atto criminale di una serie di attentati ed intimidazioni che continuano a colpire l’imprenditoria reggina.
L’ulteriore segnale che mostra la recrudescenza della criminalità nei confronti degli operatori economici e che impone continue azioni di monitoraggio ed intervento su un territorio costantemente sottoposto a vessazioni che amplificano le criticità strutturali di un contesto sempre più difficile per chi fa impresa con abnegazione, trasparenza e professionalità.
L’ennesimo attacco all’imprenditoria, che non può restare impunito e che deve indurre una risposta forte, non solo dal punto di vista investigativo e repressivo, ma anche in termini di una reazione culturale vigorosa da parte di tutta la società civile e le forze produttive, ancora una volta chiamate a fare i conti con una criminalità parassita e distruttrice di ogni possibilità di sviluppo.
“Esprimo a titolo personale ed a nome dell’ANCE di Reggio Calabria – dichiara il presidente dei costruttori reggini, Francesco Siclari – la nostra più profonda solidarietà al collega Francesco Carnovale ed al suo staff per il furto subito. Si tratta dell’ennesimo segnale negativo che però deve indurre, insieme al rafforzamento delle misure di sicurezza per gli imprenditori, anche e soprattutto uno scatto di orgoglio e di concreto contributo da parte di tutte le categorie produttive, affinchè si allarghi e si qualifichi il più possibile il fronte di collaborazione con Magistratura e Forze dell’ordine, cogliendo l’opportunità straordinaria offerta dalla squadra Stato di una liberazione definitiva del territorio reggino dalla criminalità organizzata e dalla sua morsa mortale, per la libertà e la dignità stessa dei cittadini e degli imprenditori reggini.
Con l’augurio di una pronta identificazione degli autori del furto, anche a nome di tutta la categoria dei costruttori, rivolgo un invito vibrante agli organi competenti a dedicare la massima attenzione alla vicenda che rappresenta l’ennesimo atto vessatorio nei confronti delle aziende e dello stesso diritto a fare impresa sul territorio calabrese.
Voglio altresì esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori ed alla famiglia dell’imprenditore Carnovale, certamente turbati dall’accaduto, affinché anche loro avvertano la vicinanza della nostra associazione verso un’impresa che costituisce una delle punte di eccellenza del sistema associativo”.