L’occasione dell’incontro a Cassano all’Ionio, località Laghi di Sibari, insieme al presidente Oliverio per la presentazione della legge sulla navigabilità dello Stombi, ha consentito di affrontare alcune scottanti tematiche che riguardano l’intera area della Sibaritide. Da più parti è stata evidenziata la necessità di valorizzare un’area che, soprattutto a seguito della fusione tra Corigliano e Rossano, può e deve ambire ad un ruolo di riferimento nella cornice dell’Europa Mediterranea.
La storia lo pretende, così come lo esige la presenza della foce del più grande fiume calabrese che ha attratto Greci e Ausonici, rispettivamente insediati sulle rive sinistra e destra. Un corso fluviale attrattivo anche degli albanesi in fuga dalla loro patria e dalle minacce dei tiranni turchi dando loro accoglienza cinque secoli orsono. Una ospitalità che andrebbe esaltata offrendo l’occasione oggi d’insediare la Capitale dell’archeologia mediterranea, patria dei popoli progressivamente conviventi, attori principali dello Jonio. La navigabilità dello Stombi rappresenta un punto di partenza fondamentale ma da sola non basta a rendere attrattiva un’area che ha uno straordinario potenziale legato alle caratteristiche ambientali e al patrimonio storico artistico. I Laghi di Sibari, il Pollino, le Terme di Cassano e di Cerchiara, il Parco Archeologico, il Codex Purpureus Rossanensi, il Castello di Corigliano, sono solo alcuni dei punti di forza di un territorio che ha una storia millenaria straordinaria e che, di contro, presenta ancora alcuni limiti relativi soprattutto alla mobilità e alla capacità di intercettare flussi turistici internazionali.
Ritengo, a questo proposito, sia indispensabile la realizzazione di una metropolitana leggera che colleghi l’area della sibaritide all’aeroporto di Crotone per il raggiungimento di due obiettivi fondamentali: rendere l’area facilmente accessibile e quindi più attrattiva; accrescere le presenze medie nell’aeroporto di Crotone così da garantire la sostenibilità economica dello stesso.
Il secondo punto dolente, forse quello più importante, attiene al processo di fusione che ha visto protagoniste le città di Corigliano e Rossano da un parte e l’esclusione di Cassano all’Ionio dall’altro. Ho ribadito in più occasioni che escludere Cassano da questo processo avrebbe significato indebolire un’idea giusta, un processo virtuoso, un’ambizione fondamentale: quella di costruire la “Grande Città della Sibaritide”.
Oggi la programmazione messa in campo dalla Giunta e dal Consiglio Regionale consentono di guardare al futuro della città unica della sibaritide
con ottimismo ma il processo, certamente non semplice, andrà guidato con lungimiranza e capacità d’analisi.
Con l’insediamento del primo consiglio comunale di Corigliano-Rossano, si dovrà subito porre la questione di uno studio di fattibilità che guardi a Cassano in un nuovo processo di fusione con l’obiettivo di disegnare una città metropolitana ricca di un patrimonio storico, culturale e ambientale in grado di attrarre turisti da tutto il mondo. “Non credo che esista in nessuna parte del mondo qualcosa di più bello della pianura ove fu Sìbari. Vi è riunita ogni bellezza in una volta: la ridente verzura dei dintorni di Napoli, la vastità dei più maestosi paesaggi alpestri, il sole ed il mare della Grecia” (Lenormant).