In Italia ci sono oltre 7 milioni di persone che hanno più di 75 anni e che sono potenzialmente più esposte alle conseguenze di un’influenza da coronavirus che al momento ha provocato vittime solo fra gli anziani.
Lo rende noto Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, su dati Istat in relazione alla pandemia che sta sconvolgendo il nord Italia con 5 morti e oltre 200 contagiati.
E’ necessario alzare i livelli di attenzione nei confronti delle fasce più sensibili a un attacco del virus come gli anziani che – afferma Uecoop – spesso sono già indeboliti da altre patologie. Per questo Uecoop ha diffuso a livello nazionale, a cooperative, strutture, associati e assistiti, il decalogo anti coronavirus del ministero della Salute. Il problema dell’assistenza agli anziani riguarda – sottolinea Uecoop – sia le case di riposo sia le abitazioni private dove vive la maggioranza della popolazione più avanti negli anni e dove sono le famiglie, spesso con un’assistenza a domicilio fornita dal sistema cooperativo, a prendersi cura dei nonni.
In questo momento di emergenza è necessario applicare ancora con maggiore scrupolo le principali misure anti coronavirus di igiene e buon senso: lavare spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, non toccarsi occhi naso e bocca con le mani, coprire naso e bocca in caso di starnuti e tosse, non prendere farmaci antivirali o antibiotici se non prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, usare la mascherina se malati o se si assistono persone malate, gli animali da compagnia non diffondo il coronavirus, i prodotti e i pacchi dalla Cina non sono pericolosi, contattare il numero di telefono 1500 se si ha febbre tosse o se si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni. Con l’auspicio che l’emergenza rientri prima possibile, è necessario garantire – conclude Uecoop – una risposta alla richiesta di assistenza grazie a personale con un’alta preparazione tecnico sanitaria e psicologica.