Decine di amministratori locali, in rappresentanza dei Comuni calabresi, hanno preso al convegno dal tema “Servizio di tesoreria: quale futuro dopo Siope plus” che si è svolto nella Sala verde della Cittadella regionale a Catanzaro.
Un incontro nato dalla necessità, particolarmente avvertita dalla Regione Calabria, di sostenere i Comuni nel percorso di cambiamento che sta riguardando l’intero sistema dei pagamenti e che, da ultimo, ha interessato anche gli enti locali, a seguito della Direttiva 2011/7 dell’Unione Europea e della procedura di infrazione n. 2143, aperta nel 2014 nei confronti dell’Italia, per il ritardo nei pagamenti dei debiti commerciali della Pubblica amministrazione.
In tale contesto, Siope plus è la piattaforma digitale che rappresenta l’evoluzione del vecchio sistema di rilevazione degli incassi e dei pagamenti degli Enti pubblici e rientra tra le numerose iniziative messe a punto dallo Stato italiano per arginare il fenomeno dei ritardi nei pagamenti commerciali delle pubbliche amministrazioni.
A illustrare il quadro generale sono intervenuti, dopo l’introduzione dell’Assessore regionale al Bilancio e al Personale Maria Teresa Fragomeni, esponenti del Mef, di Anci, di Banca d’Italia, dell’ABI, e di UBI Banca, quale capofila della RTI che gestisce il servizio di tesoreria della Regione.”Il convegno di oggi – ha dichiarato in apertura l’Assessore Fragomeni – nasce dalla presa d’atto che il sistema dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni è ancora in fase di forte affanno nonostante sia in corso un sistema di informatizzazione su larga scala di tutte le attività delle pubbliche amministrazioni.
Per quanto riguarda in particolare il tema dei pagamenti, va sottolineato, è uno dei temi centrali del funzionamento della pubblica amministrazione perché è il tema che più di ogni altro riflette all’esterno, quando da questi pagamenti può dipendere la sopravvivenza o il fallimento di imprese e di professionisti.
L’esigenza di questo incontro nasce proprio dal fatto che i tempi dei pagamenti sono ancora troppo lunghi e questo, oltre ad esporre l’Italia alle procedure di infrazione comunitaria, mette in crisi gli enti e le imprese che si interfacciano con la pubblica amministrazione. A questo convegno – ha aggiunto l’Assessore – intervengono i principali operatori coinvolti nel sistema con l’obiettivo di individuare le criticità che fanno rallentare la macchina dei pagamenti. È evidente che il processo deve funzionare bene e velocemente perché mai come in questo caso il tempo è denaro”.Secondo il Vicepresidente Russo a cui sono state affidate le conclusioni del convegno “il passaggio di utilizzo della piattaforma da Siope a Siope Plus è molto interessante perché permetterà di avere il monitoraggio da parte di tutti. Ma ci sono alcuni aspetti che vanno considerati: il primo è l’accesso che deve avere la Regione al sistema per ottenere le stesse informazioni che ha la Banca d’Italia. In sostanza vorremmo sapere in tempo reale tutto quello che accade rispetto ai pagamenti dallo Stato centrale.
È importante per la nostra regione, perché se noi chiediamo una fatica in più da parte di tutti i Comuni, sarebbe utile che la Regione avesse queste informazioni. Inoltre, un altro aspetto è legato al problema di criticità al nuovo sistema informatico.
Ci auguriamo al riguardo che si rimuovano tali criticità per non appesentire le imprese che non possono caricarsi di un ritardo che non appartiene a loro ma a tutta la macchina della pubblica amministrazione. Purtroppo, il numero di controlli e di indicazioni in Italia per emettere un mandato di pagamento è superiore dell’80% rispetto al resto d’Europa. Su questo il nostro Paese è in forte ritardo”.
Durante l’incontro sono state illustrate dai vari soggetti legati all’utilizzo della Piattaforma Siope Plus, vale a dire Mef, Banca d’Italia e Agenzia Italia Digitale, le caratteristiche di sistema e sono state analizzate le principali criticità evidenziate dalla piattaforma centrale che gestisce attualmente i pagamenti – è stato ricordato – di oltre 9.600 enti e fornisce circa cinque milioni di operazioni al mese, raggiungendo obiettivi di semplificazione, quindi snellimento delle procedure; dematerializzazione, ossia eliminazione della carta e standardizzazione dei procedimenti e competitività.
Gianluca Callipo, Presidente di Anci Calabria, ha invece sottolineato il problema che oggi hanno i Comuni nell’attuare la riscossione dei crediti che a sua volta provoca ritardi nel rispettare i tempi dei pagamenti commerciali degli enti. “Una normativa lenta e strumenti deboli per la riscossione – ha detto – che incidono se non affrontati nella dimensione del fenomeno”. All’incontro sono intervenuti tra gli altri Carlo Maria Arpaia, Responsabile Divisione Siope della Banca d’Italia. Claudio Gaetano Distefano della Ragioneria Generale dello Stato – Ispettorato Generale Per la Finanza delle Pubbliche Amministrazioni, Alessandra di Iorio dell’Associazione Bancaria Italiana – Settore Sistemi di Pagamento, Sergio Mazzarella rappresentante per la Calabria dell’Associazione Bancaria, Francesco Resta, Responsabile del Servizio Tesorerie per UbiBanca s.p.a.