I Finanzieri del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Cosenza, nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo, per un importo complessivo di quasi 1 milione di euro, emesso dal GIP del locale Tribunale, a carico di un appartenente ad una cosca di ‘ndrangheta operante nel comune di Corigliano Calabro (CS).
Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza, hanno interessato C.M. (classe 1976), soggetto coinvolto nell’operazione di polizia c.d. “Santa Tecla”, condotta nel 2010 dalla DDA di Catanzaro e successivamente condannato dalla Corte di Appello di Catanzaro – con sentenza divenuta irrevocabile nel 2015 – alla pena della reclusione di anni 5 e mesi 4, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis c.p.).
Dagli accertamenti, eseguiti anche mediante l’ausilio di accertamenti bancari e minuziose ricostruzioni documentali, è risultato che la persona destinataria del provvedimento, nel periodo 2016-2019, aveva omesso di comunicare agli Organi preposti alcune operazioni di cessione di fabbricati e ricavi per pignoramenti presso terzi, per un valore complessivo di oltre 973.000,00 euro.
Tale obbligo di comunicazione, disciplinato dalla vigente normativa antimafia, prevede che i soggetti condannati in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché i destinatari di una misura di prevenzione personale, sono tenuti a comunicare, per dieci anni (a decorrere dalla data del decreto e/o sentenza definitiva di condanna) – ed entro 30 giorni dal fatto – al Nucleo di Polizia economico-finanziaria competente per territorio, tutte le variazioni nell’entità e composizione del patrimonio, concernenti elementi di valore non inferiore ad € 10.329,14.
Al termine degli accertamenti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i Finanzieri hanno proceduto al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di 17 terreni e 19 fabbricati (ubicati nel Comune di Corigliano-Rossano), 2 automezzi ed i saldi attivi di 2 conti correnti bancari.
L’odierna attività di servizio si inquadra nel più ampio contesto che vede impegnata la Guardia di Finanza nella lotta alla criminalità organizzata, con particolare riferimento ai beni accumulati ed acquisiti mediante lo svolgimento di attività illecite, che costituiscono un grave nocumento allo sviluppo del tessuto economico e produttivo legale.