Nessun depotenziamento della sede di Catanzaro, a cui è riservata l’intera competenza sulla rete stradale regionale, compreso il tratto calabrese dell’autostrada A2: la struttura di Catanzaro ha la capacità di gestire la viabilità nei casi di criticità, poiché può contare su una turnazione sufficiente a far fronte alle esigenze del territorio provinciale, mantenendo nei fatti l’operatività quotidiana h12 e in casi eccezionali anche nell’arco delle 24 ore. Rassicurazioni, queste, che arrivano dal responsabile della struttura territoriale Anas per la Calabria, l’ingegnere Francesco Caporaso, che ieri pomeriggio ha incontrato una rappresentanza delle associazioni politiche, sociali e di categorie che si mobilitano da mesi in difesa della sede Anas di Catanzaro.
Al tavolo erano presenti: il presidente di Confcommercio Area Centrale, Pietro Falbo; Fulvio Scarpino del Centro studi politico-sociali “Don Francesco Caporale”; Carlo Piroso, associazione Liberamente Calabria e in rappresentanza anche dell’associazione “Basta Vittime sulla SS 106; Antonio Torchia della Fondazione “Tommaso Moro”; Nicola Fiorita per il Movimento Cambiavento; Fabio Lagonia, di “Catanzaronelcuore”; Tony Proscia per “Petrusinu ogni minestra”; Anna Veraldi, vice presidente dell’associazione “Cara Catanzaro”. Presenti il dirigente del settore Edilizia privata e Sue del Comune di Catanzaro, ingegner Giovanni Laganà, e il consigliere comunale Vincenzo De Sarro.
Le associazioni avevano preannunciato un sit in di protesta davanti alla sede di via De Riso per venerdì 28 febbraio, annullato in seguito al cortese e positivo incontro tenutosi ieri. Le associazioni hanno spiegato al responsabile della struttura – affiancato dai dirigenti del compartimento – che la mobilitazione avviata è dettata dalla seria preoccupazione che la città di Catanzaro con il paventato svuotamento della Sede Anas potesse determinare l’ennesima spoliazione di funzioni direzionali che da anni continua a depotenziare il Capoluogo, con continue chiusure e trasferimenti di sedi o di uffici strategici. Le associazioni erano intervenute sulla necessità di implementare a 24 ore l’attività della Sala operativa di Catanzaro, tenendo conto dei mille e ottocento chilometri di strade statali e dell’elevato numero di eventi gestiti, oltre alle tantissime segnalazioni da parte di utenti, che lamentano disservizi nelle ore notturne, proprio quando la sede di Catanzaro non sarebbe operativa.
L’ingegnere Caporaso ha rimarcato la funzionalità e l’operatività della Sala Operativa Anas che gestisce con efficienza tutti gli aspetti legati alla viabilità e monitoraggio delle strade in Calabria, in servizio h24, grazie ai sistemi di dialogo continuo e diretto non solo con chi viaggia ma anche con le diverse istituzioni e organizzazioni a livello nazionale e locale, al fine di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, coordinando le attività del personale di esercizio.
“Ringraziamo l’ingegnere Caporaso e ne apprezziamo la disponibilità e l’apertura al dialogo che ha dimostrato volendo ascoltare le nostre voci – affermano i rappresentanti delle associazioni – così come prendiamo atto delle rassicurazioni in merito alla operatività della sede di Catanzaro. Continueremo a vigilare per evitare lo svuotamento di funzioni della sede catanzarese, una eventualità su cui da più parti erano emerse preoccupazioni da diversi mesi e che ci avevano visto affiancati dalla deputata Wanda Ferro. Verificheremo, grazie anche alla disponibilità del responsabile della struttura, se non ci siano i presupposti per l’operatività H24. Le associazioni si ritroveranno, quindi, a settembre con il supporto dell’on. Aurelio Misiti che ringraziamo per il sostegno, per verificare se durante l’estate, in virtù del peso del traffico, il servizio h12 sarà stato sufficiente. Pensiamo, infine, che questo importante risultato sia anche merito dei cittadini che si sono mobilitati per tenere alta l’attenzione sulla vicenda. Abbiamo dimostrato che insieme rappresentiamo una forza motrice nella direzione della tutela degli interessi e delle prerogative del Capoluogo e, quindi, della nostra comunità che merita sicuramente più attenzione e il rispetto dell’Ente che non dovrebbe prostrarsi a prescindere alle ragioni dell’Anas”.