Sono 87,5 i milioni di euro finanziati dal MIUR alla Regione Calabria per la messa in sicurezza di edifici scolastici, nell’ambito dei complessivi 406 milioni del progetto “Scuole Sicure 500”, che vedrà dopodomani, giovedì 23 novembre, il Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, impegnato in un viaggio nella zona tirrenica, in alcune delle scuole interessate agli interventi.
E’ stato infatti approvato in conferenza unificata, nella seduta del 16 novembre scorso, il decreto del Ministro Fedeli che ripartisce alle Regioni uno stanziamento di 1,058 miliardi provenienti dal fondo della Presidenza del Consiglio dei Ministri istituito con legge 232/2016 e si è trattato di un risultato eccellente per la nostra regione: più della Calabria hanno, infatti, ottenuto solo Campania (149 milioni) ed Emilia Romagna (94,4 milioni), regioni con una popolazione di gran lunga superiore alla nostra.
Regioni come la Sicilia, la Toscana o la Puglia hanno ottenuto cifre inferiori (rispettivamente 77, 56 e 56,4 milioni).
Il riparto è stato effettuato utilizzando i dati dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica.
Per la Regione Calabria, fino a un anno fa, erano molto pochi gli edifici sull’anagrafe per i quali si avevano i dati completi e che potevano quindi essere considerati per il genere di valutazioni che ha portato a questo riparto delle risorse.
Grazie alla scelta di rendere obbligatorio il completamento dei dati in anagrafe per partecipare al bando regionale “Scuole sicure” su risorse POR/FESR 2014-2020, la percentuale di edifici scolastici con dati completi è schizzata all’85%.
Questo ha certamente avuto un impatto determinante sull’ottimo risultato ottenuto nella ripartizione delle risorse.
Per scelta della Giunta regionale, gli 87,5 milioni di euro saranno utilizzati per lo scorrimento della graduatoria del bando “Scuole sicure”.
Tutto ciò ha due implicazioni principali:
1) Le risorse saranno spese molto più rapidamente, poiché non sarà necessario raccogliere progetti (nè per i comuni redigerne di nuovi). Tra l’altro, per i vincoli imposti dal bando, i progetti sono almeno allo stadio definitivo e quindi i tempi per l’avvio degli interventi sono brevi;
2) Il bando prevede esclusivamente l’adeguamento sismico degli edifici (non il miglioramento o il rafforzamento locale come avveniva in passato e ancora avviene in altre regioni) per cui se i lavori sono condotti correttamente si avrà la certezza di scuole capaci di resistere a forti terremoti.