Il post con cui l’associazione Rousseau ha motivato lo stop di servizi e iniziative dedicate agli iscritti mortifica i parlamentari del Movimento 5 Stelle in regola con il versamento delle donazioni previste, tra cui il sottoscritto». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, che aggiunge: «È inaccettabile tale decisione impulsiva, che doveva essere evitata, soprattutto in questa fase difficile, che richiede coscienza e buon senso. C’erano ed esistono altri strumenti per risolvere il problema. Purtroppo è stata scelta la strada sbagliata, che di fatto indebolisce il Movimento e umilia chi, come me ed altri colleghi, ha sempre rispettato gli impegni assunti con l’associazione Rousseau.
Il suo presidente, Davide Casaleggio, dovrebbe riconoscere che non è bello sparare sul mucchio.
Dal canto suo, il reggente Vito Crimi poteva anche farsi sentire, visto che era già noto il neo dei versamenti in questione». «Mi chiedo – prosegue il deputato del Movimento 5 Stelle – dove vogliamo andare e, soprattutto, che cosa vogliamo costruire. Peraltro, non discutiamo più al nostro interno, non parliamo di regole, di insuccessi elettorali, di organizzazione sul territorio, di responsabilità e identità politica. Così si confondono e allontanano gli attivisti, ed è giusto chiedersi a chi giovi questo attendismo che, insieme alla perdurante mancanza di coesione e visione interna, espongono il Movimento ad una continua perdita di credibilità, inammissibile se ancora rammentiamo il consenso delle Politiche del 2018». «Se l’obiettivo – conclude Sapia – è mandare in fumo il progetto politico che presentammo agli italiani e l’impegno coerente di numerosi parlamentari, qualcuno si assuma l’onere di dirlo a chiare lettere».