Un tavolo della concretezza e della condivisione delle scelte strategiche per la Calabria. Questo dev’essere – afferma in una nota il Segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo – la task force a sostegno del settore economico e produttivo, convocata dal Presidente della Giunta regionale Jole Santelli e insediata nei giorni scorsi. La ripresa non sarà agevole ed è necessario, come la Cisl sostiene da tempo, camminare insieme: istituzioni, politica, imprese, mondo del lavoro.
A questo tavolo devono essere affrontati, tema per tema, con incontri specifici, gli argomenti cruciali per un utilizzo razionale ed efficace delle risorse messe in campo a livello europeo, nazionale e regionale. La Cisl ripropone un sintetico promemoria sulle questioni in gioco e le priorità, che non riguardano solo gli addetti ai lavori, ma tutti i calabresi.
Cominciamo dalla sanità, perché la drammatica esperienza del contagio da Covid-19 ha mostrato una volta in più e in maniera definitiva tutti i limiti di un commissariamento decennale che ha impoverito l’offerta dei servizi per i cittadini e messo in discussione la fruizione dei LEA. Bisogna rilanciare il sistema per tenere insieme salute, sicurezza sociale e lavoro; premiare e valorizzare coloro che già vi operano e che con rischio e sacrificio hanno profuso, durante l’emergenza coronavirus, un impegno che dev’essere immediatamente riconosciuto; mettere fine al precariato e creare nuova occupazione. Va riorganizzata la rete sanitaria, potenziando le aziende territoriali e ospedaliere e realizzando in tempi brevi i nuovi ospedali della Sibaritide, della Piana di Gioia Tauro e di Vibo Valentia, già progettati e programmati: non vorremmo fossero strutturalmente e tecnologicamente superati prima ancora che costruiti.
Il capitolo delle infrastrutture – prosegue Russo – è ampio e assolutamente strategico: aprire cantieri (e completare le opere) è sinonimo di occupazione, crescita e sviluppo.
L’annuncio dato dal Ministro De Micheli della prossima nomina del Presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro va salutato come un segnale indubbiamente positivo per il rilancio del Porto, baricentrico nel Mediterraneo e collegabile alla rete infrastrutturale terrestre europea. È necessario aprire un confronto perché esso possa svolgere in pienezza il suo ruolo naturale di hub per il movimento delle merci nell’area mediterranea. Si registra un incremento nell’attività di transhipment: bisogna sostenere questo percorso puntando sulla Zona Economica Speciale e ripartendo dall’accordo di programma del 2016 che prevede un piano di investimenti per circa 150 milioni (impianti ferroviari, potenziamento assi stradali e banchine), risorse da tempo ferme al MIT. Anche per l’infrastrutturazione funzionale al Porto è necessario accelerare le procedure relative alle risorse già stanziate per opere viarie e aprire i cantieri per le opere già appaltate. Voglio ricordare che proprio a Gioia Tauro è stato presentato nel febbraio scorso, dal Presidente Conte e dai Ministri Provenzano e Azzolina, il “Piano Sud 2030”: la Cisl chiede che quella spinta propulsiva per tutto il Meridione non venga depotenziata.
Per quanto riguarda il sistema ferroviario, è stato annunciato lo stanziamento di 40 milioni per la progettazione e il potenziamento con caratteristiche di Alta Velocità di Rete sulle linee Salerno-Reggio Calabria, Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia: ovviamente è una buona notizia. Ma non si tratta dell’Alta velocità di nuova generazione, perché in Calabria dobbiamo ancora cominciare; e se per noi i milioni stanziati sono 40, quelli destinati a un’area del Nord sono ben 380 (e per una seconda linea). Deve essere, inoltre, ripreso lo studio di fattibilità di RFI sulla realizzazione di un percorso ad alta velocità fascia ionica calabrese-linea adriatica, che colleghi anche finalmente tre grandi città come Catanzaro, Crotone, Corigliano Rossano. Bisogna con urgenza mettere mano all’elettrificazione della linea jonica e al raddoppio dei binari dove c’è ancora il binario unico. Servono, insomma, sia tecnologia che treni decenti su entrambe le dorsali per i calabresi e per i turisti.
Per quanto riguarda le infrastrutture stradali, abbiamo salutato con soddisfazione, dopo decenni di attesa, l’inaugurazione del cantiere per il Terzo Megalotto della S.S. 106: ora va con urgenza messo all’ordine del giorno il completamento dell’A2.
I provvedimenti del Governo per l’emergenza economica aprono la strada ad una riqualificazione dell’edilizia abitativa. Anche questo, insieme alla manutenzione e alla messa in sicurezza del territorio calabrese per superarne le fragilità, è un campo su cui muoversi velocemente.
Abbiamo solo accennato a una parte della grande molte di problemi che abbiamo davanti: si può rimettere in moto l’economia e incidere su diversi settori, a cominciare dal turismo. Sarà, però, determinante la volontà di unire le forze anche per fare fronte comune contro le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata: un rischio molto reale, di cui l’inchiesta che sta interessando la sanità siciliana ci dà in queste ore l’ennesima conferma. La politica, dal canto suo – conclude il Segretario della Cisl calabrese –, smetta di sentirsi in perenne campagna elettorale. È davvero il momento di lavorare insieme e con serietà, in un confronto serrato e puntuale, ma costruttivo, finalizzato al bene della Calabria».