Le parlamentari pentastellate Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado comunicano di avere scritto al Commissario Straordinario del Comune di Crotone e, per conoscenza, al Ministro dell’Interno, al Prefetto ed al Ministro per lo Sport, una missiva nella quale chiedono precise risposte sul futuro dello sport nella città di Crotone anche in seguito agli ultimi sviluppi della controversia che vede come protagonisti il Comune della città pitagorica ed il suo Commissario ed il Consorzio Momenti di Gloria.
Pur sottolineando la loro assoluta convinzione sia in merito alla necessità che l’attività amministrativa si svolga nella massima trasparenza e secondo principi di legalità sia in merito alla legittima e doverosa attività di controllo avviata sulla gestione dell’impiantistica sportiva crotonese, soprattutto dopo la dopo la nota vicenda della piscina comunale che ha condotto alle dimissioni del sindaco Pugliese e del commissariamento , Barbuto e Corrado non si sono potute esimere dall’esternare le loro perplessità allo stesso Commissario per la gestione complessiva della vicenda che , oltre a destare allarme sociale, appare foriera di un grave pregiudizio per il futuro sportivo della città di Crotone e dei suoi atleti.
E’ infatti innegabile che, in una città come la nostra – proseguono – afflitta da gravi problemi , non si possa rischiare che vada dispersa una tradizione come quella sportiva che, oltre a portare negli anni alla ribalta nazionale ed internazionale alcuni atleti, possiede la sua sana valenza sociale, soprattutto, nei confronti delle giovani generazioni cui insegna il valore dell’impegno , della perseveranza e della costanza nel percorso per il raggiungimento degli obiettivi nella vita, ancor prima che nell’attività sportiva.
Prendendo le mosse dalla vicenda del Palamilone che ha consentito, negli anni, a centinaia di atleti, giovani e meno giovani, di accedere alla pratica delle cosiddette discipline minori fino a vedere alcuni di loro gareggiare ai più alti livelli e conseguire risultati importanti di cui la città va fiera, le parlamentari, dopo avere constatato che la situazione si protrae da oltre sei mesi, chiedono esplicitamente al Commissario se l’amministrazione pensato a soluzioni che garantiscano un nuovo modello di gestione virtuosa degli impianti sportivi tutti del crotonese prima di portare avanti processi amministrativi finalizzati alla chiusura degli stessi
Allo stato attuale, infatti, senza nessuna garanzia che l’AKREA possa effettivamente essere messa nelle condizioni di svolgere il compito gravoso per il quale sarebbe stata individuata, è assolutamente da evitare che gli impianti sportivi crotonesi, una volta rientrati in possesso del Comune, si trovino a versare in uno stato di abbandono che prelude a spese elevate per il loro ripristino, e quindi, ad un danno per le casse del comune come nel caso della piscina comunale.
Ecco perché, concludono le deputate, abbiamo invitato il Commissario straordinario a voler tempestivamente chiarire come intende utilizzare e preservare l’impiantistica sportiva immediatamente dopo esserne ritornato nel pieno possesso e, soprattutto, come intende garantirne la fruibilità, anche in considerazione del fatto che a settembre è previsto l’inizio dei campionati dilettantistici che necessitano della immediata ripresa degli allenamenti e le associazioni sportive crotonesi e tutti i cittadini hanno necessità, oltre che il diritto, di conoscere i tempi e i modi con cui il Comune consentirà loro di praticare lo sport.