Se il consigliere Bevacqua ha dubbi sulla concretezza dell’investimento ‘Riparti Calabria’, può tranquillamente verificare presso Fincalabra lo stato del piano operativo, che prevede la predisposizione di una piattaforma informatica per gestire il flusso delle risorse da mettere da subito a disposizione delle piccole imprese e dei professionisti colpiti dalla crisi legata all’emergenza Coronavirus.
Bevacqua dovrebbe sapere che non c’è un problema di bilancio, poiché si tratta di risorse della programmazione Por 2014/2020 che il suo governo di centrosinistra non ha saputo spendere, e che abbiamo rimodulato dando ad esse un indirizzo ben specifico, ovvero quello di sostenere la continuità aziendale e la competitività del mondo produttivo calabrese».
E’ quanto afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Fausto Orsomarso, che prosegue: «A parti politiche invertite avremmo commentato con soddisfazione, e non con frustrazione, un intervento che per una volta fa emergere positivamente la Calabria nel difficile scenario nazionale. Un impegno preciso – altro che propaganda! – che è stato condiviso con le organizzazioni datoriali e sul quale è stato già avviato un confronto con gli ordini professionali calabresi. Mi meraviglia che il capogruppo del Pd, per la sua esperienza tra i banchi della maggioranza in Consiglio regionale, non sappia che le risorse rimodulate sono quantificate nella camicia della delibera, che ha avuto il parere positivo del dipartimento Bilancio e dell’Autorità di gestione, come può facilmente verificare confrontandosi con i dirigenti che, tra l’altro, sono stati nominati dalla precedente amministrazione.
Inoltre Bevacqua non può non sapere sapere che gli impegni di spesa vengono effettuati con decreti dirigenziali e non con delibere di giunta regionale, che sono atti di indirizzo che demandano gli atti conseguenti, compresi gli impegni di spesa, ai dipartimenti preposti. Consideriamo l’iniziativa “Riparti Calabria” tanto importante – conclude Orsomarso – da avere già indicato chiaramente nella delibera che il fondo sarà implementato attraverso l’ulteriore ricognizione delle risorse non spese dal precedente governo regionale».