Ci vuole proprio una gran faccia di bronzo per criticare, peraltro con argomenti più che risibili, le prime due misure economiche del piano “Riparti Calabria”, che metteranno in circolo ben 120 milioni di euro nella boccheggiante economia della regione. Il Movimento 5 stelle avrebbe dovuto dare atto al governo Santelli di avere fatto il massimo, nelle condizioni date. Invece, i seguaci calabresi di Beppe Grillo dimostrano di saper fare solo cabaret politico e di essere propalatori di dietrologie un tanto al chilo, di cui la Calabria non sa che farsene».
Lo afferma il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori in risposta alle critiche rivolte da quattro parlamentari calabresi del M5s al piano economico presentato ieri dalla Regione Calabria.
«In questo momento – continua il senatore di Fi – la Calabria ha bisogno di tutto, tranne che del solito e sterile benaltrismo dei portavoce pentastellati, più noti per le campagne a mezzo stampa che per gli interventi concreti a favore della collettività. Del resto, a chi non sa governare, non resta che criticare l’operato altrui.
Solo che stavolta il gioco è scoperto, dal momento che a nessuna persona dotata di buonsenso verrebbe in mente di mettere all’indice, avanzando dubbi e sospetti infondati, un piano che, forse, ha il solo demerito di mettere in ombra i trascurabili interventi del governo Conte a favore dell’economia calabrese
«L’amministrazione Santelli, infatti – aggiunge Mangialavori –, è riuscita a dare risposte laddove il governo Conte è stato solo capace di seminare incertezze. Agli smemorati parlamentari del Movimento serve un ripasso. La misura “Riapri Calabria”, che ha una dotazione di 40 milioni di euro, servirà ad attenuare gli effetti della crisi per tutti i piccoli imprenditori e le partite Iva colpite dal lockdown ed erogherà 20mila bonus a fondo perduto, pari a 2mila euro per ciascuna impresa richiedente. La misura “Lavora Calabria” prevede interventi per 80 milioni di euro e, in particolare, un bonus concesso nella forma di un contributo all’occupazione in ragione di 250-350 euro per ogni addetto in forza lavoro, per un periodo di 5-6 mesi».
«Pur con tutta la buona volontà, e considerando anche la legittima e doverosa contrapposizione politica – conclude Mangialavori –, i calabresi difficilmente riusciranno a comprendere quest’ultima sortita polemica dei 5 stelle. Gli imprenditori, i piccoli commercianti e i lavoratori autonomi chiedono finanziamenti per ripartire, chiedono un sostegno concreto per le loro attività piegate dall’emergenza, chiedono risposte serie e responsabili alla politica.
Il M5s, evidentemente, non è capace di dare seguito a questi appelli, così prova a gettare fango sul lavoro di chi si impegna quotidianamente per costruire il futuro di questa regione. I seguaci di Grillo, ancora una volta, hanno perso una buona occasione per tacere. Di recente hanno chiesto scusa per quanto sono riusciti a combinare negli ultimi mesi ma, evidentemente, la loro era solo retorica, altrimenti ci avrebbero risparmiato l’ennesima nota stampa piena di amenità».