Il 2020 fa registrare una riduzione generalizzata dei prezzi medi delle polizze RC auto su tutto il territorio nazionale (-14,59%), rispetto allo scorso anno. Si tratta di un effetto collaterale positivo dei mesi di parziale stop alla circolazione imposti dall’emergenza sanitaria.

L’ultimo studio SOStariffe.it ha analizzato l’andamento dei premi assicurativi in tutte le regioni d’Italia.

È un buon momento per sottoscrivere una nuova polizza per l’assicurazione auto. I mesi di lockdown hanno prodotto un calo generalizzato dei prezzi delle polizze RC auto online su tutto il territorio nazionale. Se in media il premio annuo si aggirava sui 586 euro nel 2019, quest’anno è sceso a 500 euro (-14,59%). Le regioni in vetta alla classifica del risparmio sono Basilicata, Puglia e Trentino – Alto Adige. L’ultimo osservatorio SOStariffe.it ha analizzato l’andamento del costo medio annuo RC auto online in tutte le regioni d’Italia, ponendolo a confronto con i valori del 2019.

La tendenza al ribasso (-14,59% rispetto al 2019)
Il report SOStariffe.it, elaborato tramite il proprio comparatore RC auto, ha preso in considerazione i costi medi delle polizze attivabili online. I prezzi sono stati ricavati grazie ai preventivi pervenuti a SOStariffe.it nei mesi da gennaio ad agosto (sia dal 2019 che del 2020). Il dato generale che si ricava dallo studio è un abbattimento generale dei costi, con un calo pari al 14,59%. Il prezzo medio delle polizze è sceso da 585,97 euro dello scorso anno ai 500,47 euro attuali. In generale in tutte le regioni si è registrato un andamento al ribasso, senza differenze tra Nord e Sud. Anche se le disparità territoriali ancora resistono.

“Il lockdown primaverile ha ulteriormente accelerato una trend in atto da anni nel comparato RCA – rivela Roberto Pierri, Manager responsabile della Business Unit Assicurazioni di SOStariffe.it – Si pensi che con le uletriori flessioni di giugno si è registrato il più lungo periodo di riduzione dei premi medi che il mercato italiano abbia mai registrato e che ha avuto inizio nell’autunno del 2012. Una flessione di ben il 25% in 8 anni. Oggi è sempre più conveniente acquistare una polizza auto e il modo migliore per approfittare di questo risparmio è comparare le migliori tariffe su siti online specializzati e regolarmente iscritti al Registro Unico degli Intermediari (RUI), come SOStariffe.it”

Basilicata, Puglia e Trentino: le regioni dove i prezzi sono calati di più
In testa alla classifica della convenienza Rc auto svetta la Basilicata (-18,19%). Gli automobilisti lucani, complice la pandemia e lo stop alla circolazione, si ritrovano a spendere quest’anno 431 euro, mentre lo scorso anno mettevano mani al portafogli per 527 euro. Anche la vicina Puglia beneficia moltissimo della nuova situazione (-18,09%) e da 699 euro in media del 2019 ora ne spende 573. A seguire, sul podio del risparmio troviamo il Trentino-Alto Adige (-16,72%), che scende da 413 a 344 euro.

Sardegna, Umbria e Veneto: l’Rc auto si riduce di poco
In coda alla ‘graduatoria’ con l’andamento dei prezzi RC auto, troviamo invece i territori che hanno risentito poco e niente del calo dovuto al lockdown. E così, purtroppo, a risparmiare meno di tutti ci sono gli automobilisti della Sardegna (-10,11%) che a fronte di un premio medio di 492 euro nel 2019, quest’anno pagano 442 euro. Va un po’ meglio ai guidatori umbri (-11,38%) passati da 509 a 451 euro e a quelli veneti (- 11,39%).

Il lockdown ha favorito il risparmio, ma le disparità resistono
Il calo dei prezzi ha interessato l’intero territorio nazionale, con un andamento a macchia di leopardo. A conti fatti, tuttavia, nel 2020 le regioni che pagano le polizze RC auto più basse sono ancora quelle del Nord. Prima tra tutti il Friuli Venezia Giulia (con una polizza media di 338 euro), poi il Trentino Alto Adige (344 euro) e la Valle d’Aosta (in media 380 euro). Nelle altre regioni i prezzi del 2020 oscillano tra i 400 e i 500. Purtroppo la Campania vince la maglia nera quanto regione più cara d’Italia (956 euro), distaccandosi di molto rispetto ai prezzi medi nazionali. Un triste primato in cui è seguita dalla Calabria (652 euro) e dalla Puglia (572 euro).

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