Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha convocato per domani, martedì 26 giugno, alle ore 16.00, presso la Sala Verde della Cittadella regionale, la Conferenza dei Sindaci calabresi.
Al centro dell’incontro il “Progetto Borghi”, presentato nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa. Si tratta dei due bandi pubblicati il 19 giugno scorso in preinformazione sul sito della Regione Calabria attraverso cui l’amministrazione regionale intende imprimere un forte impulso alla valorizzazione dei borghi calabresi con lo spirito di riconsegnare una nuova vitalità e nuove opportunità di sviluppo derivanti da una offerta turistica diversificata e qualificata.
Il primo bando è rivolto ai Comuni per la realizzazione di interventi di riqualificazione dei contenitori e dei contesti di proprietà pubblica; l’altro è rivolto ai privati per la creazione o potenziamento di attività per l’accoglienza, la realizzazione di servizi e per le produzioni culturali.
L’investimento complessivo ammonta a 114 milioni di euro: 100 sono destinati al primo bando e 14 al secondo. Si tratta di due programmi che costituiscono tasselli importanti della visione globale a cui si è ispirato in questi anni il governo regionale per favorire lo sviluppo dei nostri territori.
Il cuore del progetto consiste nel legame tra pubblico e privato. Al recupero dell’esistente, infatti, dovrà seguire di pari passo la valorizzazione e l’animazione dei nostri bellissimi centri storici, attraverso il recupero delle tradizioni, dei mestieri e dell’artigianato, della vita sociale e delle identità.
“L’incontro con i sindaci calabresi –spiega il presidente della Regione– è finalizzato ad avviare un confronto e a valutare eventuali contributi, proposte e suggerimenti tesi a migliorare ulteriormente la stesura definitiva dei bandi. Il ruolo dei sindaci e delle comunità locali, in questo contesto, è fondamentale. Sono loro, infatti, che dovranno diventare i protagonisti principali di un processo teso a far diventare i nostri Borghi luoghi di sperimentazione di nuove forme di ospitalità, di intrattenimento e di socialità, di fruizione responsabile di un turismo lento, lontano, quindi, dagli schemi del turismo di massa”.
“E’ necessario, pertanto –conclude Oliverio– lavorare insieme, in stretta sinergia tra pubblico e privato, con una visione unica, se vogliamo mettere in luce un patrimonio di inestimabile bellezza che, se valorizzato pienamente, può diventare un importante volàno di sviluppo e di crescita per tutta la nostra regione”.