“Un progetto che mira a rimodellare le strutture aziendali, adeguandosi agli obiettivi prefissati a livello nazionale ed europeo”.
Con queste parole il presidente di Ance Calabria ed amministratore unico dell’impresa Berna Costruzioni, Francesco Berna, ha presentato al salone convegni di Confindustria Reggio Calabria (i lavori sono stati coordinati dal direttore di Ance Reggio Calabria, Antonino Tropea) il progetto denominato “GREEN BIM – Green Building Information Modeling: Ricerca e Sviluppo per la modellazione, la digitalizzazione e la sostenibilità dell’impresa Berna Costruzioni Srl”, finanziato dal POR FESR-FSE Calabria 2014-2020.
Il BIM punta a perfezionare un nuovo prototipo di processo produttivo ed un modello innovativo di prodotto/servizio dell’impresa da realizzare mediante la definizione e codifica di un protocollo tecnologico e gestionale finalizzato a supportare l’innovazione, la competitività e la sostenibilità ambientale dell’impresa e più in generale del comparto edile calabrese. Si tratta, in altre parole, di un nuovo e differente approccio al mondo delle costruzioni, utile a superare le difficoltà che l’impresa incontra durante le diverse fasi del ciclo di vita di un edificio, dalla progettazione alla manutenzione.
“Già impiegato nei settori dell’aeronautica e dell’automotive, applicato nelle costruzioni, questo strumento – ha affermato Berna – porterà ad un’evoluzione importante nel comparto per garantire qualità e migliorare i tempi di realizzazione, riducendo inefficienze e sprechi nel campo dell’edilizia. Fino ad oggi il settore delle costruzioni – ha aggiunto il presidente di Ance Calabria – è stato fanalino di coda per quanto concerne la ricerca e lo sviluppo, soprattutto nella fase esecutiva dell’attività lavorativa. Noi riteniamo che si debba invertire questa tendenza negativa e che il settore dell’edilizia debba stare al passo coi tempi e con il digitale 4.0”.
Il progetto vede la collaborazione del Politecnico di Milano, partner della Berna Costruzioni in questa fase operativa, a partire dalla scelta dei software più idonei alla realizzazione del Green Building Information Modeling.
“In un settore tradizionalista, come quello delle costruzioni, l’avvento della digitalizzazione – ha spiegato Alberto Pavan, docente del Politecnico di Milano – porterà delle innovazioni importante così come è successo in ogni altro comparto industriale dei servizi. Tutti i grandi interventi, da Londra a Doha, sono digitalizzati in BIM. Con Berna Costruzioni stiamo lavorando per riuscire a digitalizzare non solo la progettazione, ma – ha continuato Pavan – per integrare il digitale della progettazione direttamente sull’impresa. Quindi è l’azienda che recupera dati dalla progettazione, trasmettendoli alla manutenzione, con un efficientamento per tutta la filiera”.
Nel corso dell’incontro, sono intervenuti il presidente dell’ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Reggio Calabria, Salvatore Vermiglio, il manager di progetto Domenico Tripodi e Massimo Lauria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, che hanno descritto lo scenario nel quale si inserisce il BIM, quale modello organizzativo basato sulla condivisione dei processi e sulla digitalizzazione delle informazioni.
In particolare, è stato posto l’accento sull’avvio di una attività formativa e di aggiornamento sul territorio calabrese legata allo strumento di gestione del BIM, che vede coinvolti le imprese, l’università e il mondo delle professioni.
Nel corso della conferenza, hanno portato i loro saluti anche Herbert Catalano consigliere direttivo Ance Reggio Calabria e Menotti Lucchetta, dirigente del settore Ricerca Scientifica e Innovazione Tecnologica della Regione Calabria.
“La Regione – ha sottolineato Lucchetta – sostiene in maniera precisa e puntuale, con risorse economiche, le imprese che sul territorio vogliono fare ricerca industriale e sviluppo sperimentale. L’innovazione – ha aggiunto il dirigente regionale – è una condizione imprescindibile per creare sviluppo e innescare la competitività. Per questo, la Regione Calabria si propone di creare un ecosistema dell’innovazione dove tutte le imprese, con i sistemi integrati, riescano fare massa critica”.