L’assessore regionale alle attività culturali e all’istruzione Maria Francesca Corigliano ha presieduto una conferenza stampa per la presentazione del programma delle celebrazioni per il bicentenario di Francesco Antonio Santori.
All’incontro con i giornalisti, che si è svolto oggi nella sede della Cittadella a Catanzaro, hanno partecipato il professore ordinario di Lingua e letteratura albanese all’Università della Calabria Francesco Altimari, i sindaci Giuseppe Rizzo, di Cerzeto, e Roberto La Valle, di Santa Caterina Albanese, e i rappresentanti in costume dei gruppi tradizionali dei due Comuni. Francesco Antonio Santori, nato nel 1819 e scomparso nel 1894, è stato un importante letterato arberesh in Calabria, sacerdote e membro dell’ordine francescano e notissimo in Albania ancora oggi.
“La Regione Calabria – ha affermato nel suo intervento l’assessore Corigliano – sostiene, con un impegno inserito nel Fondo unico cultura, le attività del bicentenario santoriano poiché rientrano pienamente tra le finalità della programmazione culturale che con il presidente Mario Oliverio abbiamo messo in campo. La comunità arberesh in Calabria – ha evidenziato – costituisce un tassello fondamentale del nostro patrimonio culturale immateriale che stiamo valorizzando con diversi strumenti. Questo programma di iniziative in occasione dell’anniversario di Santori, che con il presidente Oliverio abbiamo deciso di sostenere fattivamente, ci dà modo di riportare alla luce e all’attenzione di un vasto pubblico aspetti della storia e della cultura della Calabria attraverso il lavoro di studiosi di primo piano, il coinvolgimento delle autorità ecclesiastiche e della cittadinanza che partecipa attivamente ad un processo di valorizzazione collettivo.
È molto rilevante il fatto – ha concluso l’assessore Corigliano – che questo progetto così partecipato e qualificato non resta isolato nell’ambito del territorio dei Comuni che aderiscono ma si apre all’intera regione e crei un ponte solido tra la Calabria e l’Albania nel segno di un confronto culturale di alto livello”.La conferenza stampa si è aperta con la presentazione dei loghi e della linea grafica di tutte le celebrazioni a cura di giovani professionisti di Nua.
Il professore Altimari, che cura l’aspetto scientifico nell’ambito del comitato organizzatore, ha sottolineato l’apertura delle comunità albanofone in Calabria e la loro integrazione nella storia e nella cultura regionale. Inoltre, ha posto l’accento sul calibro della figura di Santori nella cultura albanese e italiana e sul versante latino della tradizione cristiana delle comunità arberesh, rappresentata da Santori e affiancata alla tradizione di rito greco, richiamando i due polmoni “occidentale e orientale della Chiesa” citati da Giovanni Paolo II.
I sindaci La Valle e Rizzo hanno ringraziato il presidente Oliverio e l’assessore Maria Francesca Corigliano per aver sostenuto da subito il programma per la celebrazione del bicentenario e per essere entrambi vicini da molti anni alla progettualità delle comunità arberesh.Santori fu una personalità poliedrica e multiforme che ha lasciato numerose opere inedite che oggi trovano finalmente valorizzazione nell’ambito del progetto presentato congiuntamente dalle due amministrazioni comunali.
Il programma prevede per il 30 e 31 marzo prossimi un convegno internazionale a Scutari (Albania) con una mostra di manoscritti santoriani dell’Archivio di Stato di Tirana, concerti di canti religiosi e la concelebrazione dell’Arcivescovo di Scutari e del Vescovo di San Marco Argentano.Nei primissimi mesi si concretizzeranno anche tre gemellaggi tra le comunità calabresi e albanesi, eventi musicali con i gruppi tradizionali di Cerzeto e Santa Caterina, la riduzione teatrale dell’opera “Emira” di Santori, la valorizzazione della figura di Santori assieme a quella del più importante scrittore albanese Fishta, la creazione di itinerari turistico-culturali, la diffusione di un calendario ideato appositamente e la creazione di un sito web dedicato.Di notevole importanza inoltre l’organizzazione della XXVI rassegna culturale folkloristica per la valorizzazione delle minoranze etniche che si terrà il 1 giugno con la guida del progetto Caraffa di Cettina Mazzei e un importante convegno internazionale su Santori a metà settembre, in concomitanza con la ricorrenza della nascita.