“In una società che invecchia rapidamente, è fondamentale promuovere il benessere delle persone anziane a livello sociale, economico e culturale. I fattori che favoriscono un invecchiamento attivo sono da ricercarsi nel modo di vivere e nella qualità delle esperienze e opportunità accumulate durante tutto l’arco di vita del singolo, come anche nel perpetuarsi di queste nell’età adulta e anziana. Oggi siamo qui per rimarcare l’importanza di promuovere una cultura che supporta l’invecchiamento attivo, perché programmare azioni a supporto dei concittadini over 75 comporta notevoli vantaggi per tutta la comunità a vari livelli, esprimendo ed elevando, inoltre, principi etici e morali che si ispirano al diritto universale di vivere nella massima potenziale condizione di benessere a tutte le età”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Emma Staine, in apertura dei lavori della conferenza “politiche per l’invecchiamento attivo nella regione Calabria”, che rientra nel “progetto di coordinamento nazionale partecipato multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo”, regolato da un accordo tra la presidenza del consiglio dei ministri – dipartimento per le politiche della famiglia e l’istituto nazionale di riposo e cura per anziani (Irccs – Inrca) di Ancona.
Nel corso dell’iniziativa, che si è svolta nella sala verde della Cittadella regionale a Catanzaro, si è messo in evidenza che il progetto è stato avviato con l’obiettivo principale di promuovere e consolidare un coordinamento nazionale per favorire una maggiore consapevolezza dell’invecchiamento attivo in Italia, tramite il coinvolgimento diretto degli attori in gioco (decisori pubblici, società civile, comunità scientifica) e il miglioramento della conoscenza del fenomeno dell’invecchiamento attivo e delle politiche a suo sostegno.
Al termine degli incontri e delle consultazioni con gli stakeholder della società civile, si individuerà un’azione sistematica e comune che coinvolga tutti gli attori in gioco sul tema dell’invecchiamento attivo, fino a giungere all’approvazione di una legge quadro nazionale in materia di invecchiamento attivo, che funga da cornice e linea di indirizzo generale per la creazione di politiche ad ogni livello di governance.