Occorre prevedere che il contributo a fondo perduto previsto dalla Regione venga erogato anche in favore delle categorie economiche che, pur svolgendo un servizio di prima necessità, trattandosi di attività non sospese dal Governo, non hanno ricavato profitti. In questa fase difficile, occorre assicurare liquidità a chi, gettato nella mischia, ora rischia che al danno si aggiunga la beffa”. Lo sostiene il consigliere regionale Francesco Pitaro (G.misto) che ha rivolto un’interrogazione alla Presidente della Regione.
Dopo aver premesso di avere invocato più volte, anche attraverso un emendamento al bilancio, l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore di commercianti, Pitaro afferma che “quanto annunciato dalla Giunta regionale nel corso di una conferenza stampa – e come meglio si coglie dalla lettura dell’avviso pubblico in preinformazione emanato dalla Regione – si evince che il contributo a fondo perduto è pari alla somma di euro 2.000,00 in favore di imprese che abbiano registrato un fatturato tra 5.000,00 e 150.000,00 nell’anno 2019 e le cui attività non siano state sospese. Requisiti, questi – puntualizza – estremamente restrittivi e illogici, perché escludono ingiustamente moltissime attività commerciali”.
A titolo d’esempio, il consigliere regionale indica i negozi di prodotti ottici e le edicole che, oltre tutto, hanno garantito la circolazione dell’informazione in un frangente di deficit democratico e che certo non possono restare escluse, come chiede il Sindacato nazionale giornalai per il tramite del Segretario della Calabria Giuseppe Catalano”.
A fronte di tutto ciò, Pitaro chiede “di alzare il limite del fatturato, in quanto il limite massimo pari a 150 mila euro taglia migliaia di piccole attività commerciali che su un fatturato del genere hanno un profitto davvero inconsistente”.
Infine, il consigliere regionale chiede di sapere se il presidente Santelli “ha contezza che molte attività commerciali sono state escluse dalla possibilità di ottenere il contributo a fondo perduto di cui al Riparti Calabria/Avviso pubblico in preinformazione”.
Di sapere “se si intende emendare il detto avviso pubblico in preinformazione, prevedendo la possibilità di ottenere il contributo a fondo perduto anche a favore delle altre attività commerciali (tra cui Ottici ed Edicole) e di emendare il detto Avviso pubblico in preinformazione al fine di consentire il contributo a fondo perduto anche a per le piccole imprese che hanno superato nell’anno 2019 il fatturato di soli euro 150.000,00 che è requisito assolutamente restrittivo ed escludente che impedisce a moltissime piccole imprese che hanno subito danni incalcolabili di ottenere il modesto contributo a fondo perduto di euro 2 mila”.