Siamo fuori dalla recessione, ma il Paese, dice l’Istat oggi confermando le previsioni di tutti gli organismi italiani e internazionali, si sta avviando a una lunga stagnazione.
Il pil salirà quest’anno di pochi punti percentuali e nei prossimi anni la crescita si avviterà pericolosamente attorno agli zero virgola. Possiamo accontentarci? No, non possiamo. Le promesse le ascoltiamo da tempo, ora vorremmo atti concreti: norme che diano il via a un serio piano volto all’abbattimento del carico tributario sulle aziende e sui lavoratori”.
Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat. “Per uscire definitivamente dalla crisi – aggiunge il presidente di Unimpresa – non servono incentivi a pioggia, mance di varia natura: Quota 100 e il reddito di cittadinanza non creano nuovo lavoro.
Servono misure mirate e decise per tagliare le tasse: solo così si liberano risorse finanziarie per consentire alle imprese di crescere e generare occupazione aggiuntiva. Probabilmente si tratta di interventi poco efficaci, nel breve periodo, sul piano del consenso politico, ma fondamentali per dare fiducia e speranza ai cittadini, tutti. Ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i due leader della maggioranza di governo, chiediamo di togliere la testa dalle urne elettorali e cominciare a pensare seriamente al futuro dell’Italia