L’agriturismo è un’eccellenza italiana, una formula di vacanza green che piace sempre di più agli italiani, come dimostrano le previsioni per le festività alle porte.
Complice la Pasqua alta, così vicina quest’anno ai due Ponti di primavera, saranno quasi un milione gli ospiti che sceglieranno una delle 23 mila strutture agrituristiche italiane, per un pranzo o un soggiorno più lungo, da qui fino ai week-end del 25 aprile e del primo maggio.
La stima è di Turismo Verde, l’associazione di Cia-Agricoltori Italiani per la promozione agrituristica.
In particolare, solo tra Pasqua e Pasquetta, sono previste circa 350 mila presenze, con un incremento del 9% rispetto al 2018 -spiega Turismo Verde Cia-. Soprattutto se il meteo segnerà sole, le buone performance degli agriturismi dovrebbero trainare l’aumento non solo del ramo ristorazione, ma anche della vendita diretta: saranno tante le famiglie che si recheranno nelle strutture rurali per approfittare delle aree attrezzate per pic-nic e comprare in azienda vari prodotti tipici, tra conserve, formaggi, salumi e vino. Aiutando, così, anche a sostenere l’economia delle aree montane e collinari, dove si trova l’84% degli agriturismi.
Piatti del territorio e della tradizione protagonisti della tavola anche per chi passerà la Pasqua a casa. Saranno circa due italiani su tre a trascorrere la festa tra le mura domestiche con parenti e amici. L’agnello rimane il piatto classico pasquale, nel menù della metà delle famiglie, ma trionferanno anche pastiera, torta pasqualina, uova, formaggio, salumi e l’immancabile colomba, per una spesa alimentare in linea con l’anno scorso, stimata intorno al miliardo di euro.