Mi congedo con la convinzione che l’intenso lavoro di rilancio e di riorganizzazione possa tornare utile per le sfide future che attendono l’Agenzia
A seguito della nomina del nuovo Commissario Straordinario da parte della Giunta Regionale si è conclusa la mia esperienza di Direttore Generale/Commissario Straordinario alla guida dell’Arpacal, un lavoro triennale svolto con passione e massimo impegno che spero torni utile per favorire la definitiva opera di rilancio e di riorganizzazione dell’Agenzia.
Al termine di questa esperienza che mi ha arricchito sul piano umano e professionale, avverto il dovere di ringraziare l’ex Presidente Mario Oliverio che mi ha nominato, la compianta Presidente Jole Santelli che in forza del nostro rapporto personale e di fiducia mi ha confermato nell’incarico e l’attuale Presidente Roberto Occhiuto che mi ha consentito di portare a termine il lavoro contrattualizzato.
Al termine di questa esperienza che mi ha arricchito sul piano umano e professionale, avverto il dovere di ringraziare l’ex Presidente Mario Oliverio che mi ha nominato, la compianta Presidente Jole Santelli che in forza del nostro rapporto personale e di fiducia mi ha confermato nell’incarico e l’attuale Presidente Roberto Occhiuto che mi ha consentito di portare a termine il lavoro contrattualizzato.
Nel mio messaggio di fine anno avevo già voluto ringraziare tutto il personale dell’Agenzia per la collaborazione ed il sostegno ricevuto in questi anni di lavoro non senza difficoltà, nel pieno dell’emergenza Covid e con scarsissime risorse finanziarie ed umane a disposizione.
E’ doveroso farlo anche in questa occasione per esprimere un sentimento di profonda gratitudine che meritano i circa 250 dipendenti dell’Arpacal che anche nelle fasi emergenziali non sono mai venuti meno al loro dovere e soprattutto al senso di appartenenza all’Ente. Mi auguro che nei prossimi anni le tante professionalità di cui l’Agenzia dispone possano ricevere dalla Regione segnali di maggiore fiducia che gioverebbero molto anche al fine di affermare la centralità dell’Arpacal nelle attività di monitoraggio e controllo che quotidianamente svolge al servizio delle istituzioni, dei cittadini e delle forze dell’ordine impegnate a combattere e reprimere i reati ambientali.
E’ doveroso farlo anche in questa occasione per esprimere un sentimento di profonda gratitudine che meritano i circa 250 dipendenti dell’Arpacal che anche nelle fasi emergenziali non sono mai venuti meno al loro dovere e soprattutto al senso di appartenenza all’Ente. Mi auguro che nei prossimi anni le tante professionalità di cui l’Agenzia dispone possano ricevere dalla Regione segnali di maggiore fiducia che gioverebbero molto anche al fine di affermare la centralità dell’Arpacal nelle attività di monitoraggio e controllo che quotidianamente svolge al servizio delle istituzioni, dei cittadini e delle forze dell’ordine impegnate a combattere e reprimere i reati ambientali.
Un capitale umano di prim’ordine che se valorizzato e rispettato appieno può costituire il vero punto di forza delle politiche di governance ambientale della Regione Calabria.
La mia personale esperienza è stata anche una straordinaria occasione per instaurare rapporti di collaborazione con i più alti rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo a diverso titolo coinvolte nel comune lavoro a partire dai colleghi del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), i Prefetti delle province calabresi, i Procuratori della Repubblica dei territori coinvolti nell’attività di controllo delle acque di balneazione, i Comandanti Regionali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto, i Sindaci ed i Presidenti delle Province, il Presidente de Consiglio Regionale e tutti i Consiglieri Regionali, il Presidente della Giunta e gli Assessori Regionali, i Direttori dei Dipartimenti con particolare riferimento a quelli con i quali abbiamo interagito quotidianamente, ovvero Ambiente, Bilancio e Salute, oltre naturalmente ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste che svolgono in Calabria un ruolo di controllo severo, ma necessario per migliorare le condizioni ambientali della nostra terra.
La mia personale esperienza è stata anche una straordinaria occasione per instaurare rapporti di collaborazione con i più alti rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo a diverso titolo coinvolte nel comune lavoro a partire dai colleghi del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), i Prefetti delle province calabresi, i Procuratori della Repubblica dei territori coinvolti nell’attività di controllo delle acque di balneazione, i Comandanti Regionali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto, i Sindaci ed i Presidenti delle Province, il Presidente de Consiglio Regionale e tutti i Consiglieri Regionali, il Presidente della Giunta e gli Assessori Regionali, i Direttori dei Dipartimenti con particolare riferimento a quelli con i quali abbiamo interagito quotidianamente, ovvero Ambiente, Bilancio e Salute, oltre naturalmente ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste che svolgono in Calabria un ruolo di controllo severo, ma necessario per migliorare le condizioni ambientali della nostra terra.
Queste relazioni ed in particolare quelle con i colleghi Direttori Generali delle Arpa delle altre regioni hanno consentito all’Arpacal di aumentare la propria credibilità istituzionale a livello nazionale culminata con il mio riconoscimento quale vicepresidente di ASSOARPA.
Tornando a parlare di Arpacal, grazie al nuovo Regolamento di Organizzazione approvato dalla Giunta Regionale si è consegnato all’Agenzia un assetto organizzativo fortemente unitario ma sensibile alle diverse specificità territoriali per costruire un sistema di responsabilità diffuse sia per le diverse strutture dirigenziali ma anche per gli incarichi di funzione del personale del comparto.
Tornando a parlare di Arpacal, grazie al nuovo Regolamento di Organizzazione approvato dalla Giunta Regionale si è consegnato all’Agenzia un assetto organizzativo fortemente unitario ma sensibile alle diverse specificità territoriali per costruire un sistema di responsabilità diffuse sia per le diverse strutture dirigenziali ma anche per gli incarichi di funzione del personale del comparto.
La grande operazione di revamping di tutte le attrezzature dei cinque dipartimenti provinciali, dei centri specialistici e della rete laboratoristica, ha consentito di dotarli di strumentazioni all’avanguardia necessarie per le attività di monitoraggio e controllo di tutte le matrici ambientali.
Gli investimenti poderosi sulle sedi di proprietà dell’Agenzia sono stati un altro tassello importante dell’azione di questi anni. A Catanzaro a seguito dell’incendio del luglio 2109 sono stati ristrutturati i laboratori, adesso si dovrà intervenire sulle sedi di Crotone, di Vibo Valentia e Reggio Calabria e si procederà allo spostamento della dorsale laboratoristica di Cosenza a Castrolibero per poi completare gli interventi alle sedi.
Ovviamente la sfida del rilancio definitivo la si potrà vincere ad una sola condizione, ovvero quella dell’incremento della dotazione finanziaria dell’Agenzia che per legge dovrebbe essere l’1% del fondo sanitario regionale ed oggi sfiora solo lo 0,45%. Da oltre dieci anni viene trasferito un contributo omnicomprensivo di 15 milioni di euro quando in realtà ad oggi all’Arpacal spetterebbero quasi 36 milioni di euro. Queste risorse aggiuntive sono necessarie per colmare il vuoto di organico che, negli ultimi anni, è passato dai circa 400 dipendenti previsti in pianta organica agli attuali 250. Nonostante questa nota carenza di personale ad oggi l’Agenzia non è mai venuta meno ai suoi compiti istituzionali garantendo sempre le prestazioni ed i servizi richiesti o derivanti da precisi obblighi di legge.
Avverto il dovere infine di esprimere al nuovo Commissario Straordinario, il Generale Emilio Errigo che incontrerò nei prossimi giorni per il passaggio delle consegne, un sincero augurio di buon lavoro; sono certo che sua esperienza professionale tornerà utile per il rafforzamento di uno dei più importanti Enti Strumentali della Regione Calabria.
Gli investimenti poderosi sulle sedi di proprietà dell’Agenzia sono stati un altro tassello importante dell’azione di questi anni. A Catanzaro a seguito dell’incendio del luglio 2109 sono stati ristrutturati i laboratori, adesso si dovrà intervenire sulle sedi di Crotone, di Vibo Valentia e Reggio Calabria e si procederà allo spostamento della dorsale laboratoristica di Cosenza a Castrolibero per poi completare gli interventi alle sedi.
Ovviamente la sfida del rilancio definitivo la si potrà vincere ad una sola condizione, ovvero quella dell’incremento della dotazione finanziaria dell’Agenzia che per legge dovrebbe essere l’1% del fondo sanitario regionale ed oggi sfiora solo lo 0,45%. Da oltre dieci anni viene trasferito un contributo omnicomprensivo di 15 milioni di euro quando in realtà ad oggi all’Arpacal spetterebbero quasi 36 milioni di euro. Queste risorse aggiuntive sono necessarie per colmare il vuoto di organico che, negli ultimi anni, è passato dai circa 400 dipendenti previsti in pianta organica agli attuali 250. Nonostante questa nota carenza di personale ad oggi l’Agenzia non è mai venuta meno ai suoi compiti istituzionali garantendo sempre le prestazioni ed i servizi richiesti o derivanti da precisi obblighi di legge.
Avverto il dovere infine di esprimere al nuovo Commissario Straordinario, il Generale Emilio Errigo che incontrerò nei prossimi giorni per il passaggio delle consegne, un sincero augurio di buon lavoro; sono certo che sua esperienza professionale tornerà utile per il rafforzamento di uno dei più importanti Enti Strumentali della Regione Calabria.