Il delegato alla sanità del presidente della Regione Mario Oliverio Franco Pacenza ha partecipato al congresso regionale, organizzato dall’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), dal titolo “Chirurgia Colorettale Laparoscopica in Calabria. Presente futuro”, che si è svolto, oggi, nella sala verde della Cittadella a Catanzaro.
Presenti all’iniziativa oltre ai più importanti chirurghi colorettali calabresi, anche il presidente nazionale dell’Acoi P.L. Marini, il vicepresidente nazionale Vincenzo Bottino e parte del consiglio direttivo. Il congresso è stato organizzato da Pasquale Castaldo della SOC di chirurgia generale dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro” nonché coordinatore della Acoi Calabria e da Giovanni Stoppelli direttore della SOC di chiurgia generale di Paola.
“Mercoledì prossimo – ha annunciato Pacenza – al Ministero della salute a Roma, alla presenza del capo dello Stato Mattarella, si terrà la cerimonia per i 40 anni dalla nascita del Sistema sanitario nazionale italiano. Un sistema – ha sottolineato – che possiamo senz’altro definire ottimo per la salute pubblica anche se devo rilevare che, dopo 40 anni, ha bisogno di una rilettura dentro la quale si deve porre necessariamente l’interrogativo sulla funzione del medico dentro il sistema.
La preoccupazione che si vive in tal senso riguarda le difficoltà di tenere uno standard adeguato rispetto a quelle che sono le immissioni di nuove forze dentro il sistema. Mi riferisco in particolare – ha specificato Pacenza – all’assurdità che si è creata negli anni tra i giovani laureati in medicina e le borse di specializzazione. Nella commissione salute della Conferenza Stato-Regioni, nella quale rappresento la Regione Calabria, si è posta con forza la necessita di allargare il numero delle specializzazioni attraverso finanziamenti aggiuntivi per le borse di studio, perché non c’è dubbio che negli anni, a partire dall’area chirurgica, si è verificata una vera e propria emergenza con avvisi che vanno addirittura deserti.
Il presidente Oliverio, negli ultimi 2 anni, pur dentro le difficoltà di bilancio, ha messo a disposizione 10 borse di studio per anno, in collaborazione con l’Università Magna Grecia di Catanzaro. Siamo comunque impegnati a fare di più e credo che anche dall’iniziativa di oggi potrà nascere un’interlocuzione tra Regione e Acoi per migliorare il nostro sistema sanitario puntando su innovazione e ricerca”.
L’Acoi è un associazione di quasi 5 mila iscritti che si occupa dagli anni 80 di formazione, aggiornamento e tutela legale dei chirurghi ospedalieri italiani.Il dottor Castaldo è entrato nel dettaglio dei dati affermando che “i nuovi casi di cancro del colon retto nel 2017 sono stati 53 mila.
Quasi la metà di questi sono stati portati in sala operatoria e di questi solo una piccola parte sono stati effettuati con laparoscopia, a dimostrazioni del fatto – ha rimarcato – che esiste ancora una situazione in cui alcuni pazienti vengono trattati dentro lo standard e altri sotto lo standard.
Lo scopo del corso di oggi di Acoi – ha proseguito – ha tra gli obiettivi quello di portare l’esperienza all’attenzione in regione Calabria e anche l’aggiornamento dei dati regionali alla luce dell’esperienza maturata nelle singole Unità operative. Negli ultimi 30 la chirurgia laparoscopica ha cambiato in maniera sostanziale l’approccio a questo tipo di malattia. I dati Agenas e del PNE indicano un trattamento videolaparoscopico delle malattie del colon retto, inferiore al 35% con differenze sostanziali tra regione e regione. Nel 2018 – ha dichiarato infine – è cominciato un percorso di formazione per l’accreditamento degli ospedali in Calabria per il trattamento della chirurgia laparoscopica”.