Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha scritto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli in merito agli Oneri di Servizio Pubblico per i collegamenti aerei dell’aeroporto di Crotone.
Alla lettera è stata allegata la documentazione tecnica predisposta dal Dipartimento Regionale Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità e già trasmessa alla Direzione Generale Trasporto Aereo del Ministero e all’Ente Nazionale Aviazione Civile.
Si tratta dell’ipotesi di lavoro predisposta dalla Regione e necessaria per il prosieguo dell’iter per l’utilizzazione degli Oneri di Servizio Pubblico, avviato già lo scorso mese di Gennaio, e che si concentra prioritariamente sui collegamenti dello scalo di Crotone con gli aeroporti di Roma e Milano e che segnala altresì due ulteriori collegamenti con gli aeroporti di Torino e Venezia.
La selezione dei collegamenti, sostenuta anche da dati di serie storiche di traffico passeggeri riscontrati nell’aeroporto di Crotone nel periodo di massima attività dello scalo, è stata effettuata in coordinamento con la Società di gestione aeroportuale SACAL, conformemente alle linee di sviluppo da questa previste per l’aeroporto di Crotone.
Le simulazioni di costo complessivo delle attività, confrontate con le risorse rese disponibili a livello ministeriale, portano ad ipotizzare la compatibilità finanziaria dell’attivazione dei collegamenti con le destinazioni Roma e Milano su un orizzonte temporale triennale. L’attivazione, in aggiunta ai primi, di uno dei due ulteriori collegamenti inclusi nella proposta regionale comporta la rimodulazione dell’arco temporale delle attività su un periodo inferiore.
“Mi auguro – ha dichiarato il presidente Mario Oliverio – che l’iter burocratico si concluda rapidamente con l’auspicio di una positiva valutazione tecnica da parte degli uffici ministeriali su quanto prospettato dalla Regione, ai fini della completa definizione e attivazione del piano dei collegamenti aerei. Si conferma, anche con questo provvedimento- ha infine evidenziato-, la potenzialità di crescita e sviluppo dello scalo di Crotone, sul quale solo alcuni anni addietro gravava l’incubo della definitiva dismissione”