Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, su sollecitazione delle rappresentanze sindacali Anisap e Federlab, ha convocato per oggi un incontro dedicato alle istanze degli erogatori privati accreditati della specialistica ambulatoriale calabrese.
Lo riferisce una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale. Per come è noto, a seguito di un atteggiamento giudicato vessatorio da parte della struttura commissariale, nei giorni scorsi è stata deliberata, a partire dal 4 giugno prossimo, l’erogazione delle prestazioni degli erogatori privati accreditati calabresi solo a pagamento.
È questo un disagio grave per i tanti calabresi che quotidianamente ricorrono a prestazioni da parte delle strutture sanitarie convenzionate private. Ed è una condizione che indebolisce ulteriormente il servizio sanitario calabrese, che crea sfiducia e smarrimento nelle popolazioni, e che nel contempo non produce né economia, né risanamento, né riorganizzazione sanitaria.
La scelta del commissario viene accolta come una punizione da parte dei cittadini calabresi e questo deve emergere ed è elemento che non può non essere preso in considerazione in tutti i suoi aspetti.
La III commissione consiliare del Consiglio Regionale ha tenuto una specifica seduta sulla vicenda della specialistica ambulatoriale a cui hanno partecipato tutti gli attori compreso il Commissario al Piano di rientro, che proprio in quella sede aveva assunto l’impegno di convocare le parti per addivenire ad una mediazione. Nulla di tutto questo si è realizzato, anzi si è fatto di peggio visto che a seguito di un apposito parere disposto dall’Avvocatura regionale, in cui si riteneva legittimo procedere ai pagamenti delle prestazioni eseguite nei mesi di gennaio e febbraio 2018 – data antecedente alle nuove convocazioni – e regolarmente fatturate e acquisite, il commissario ha provveduto nuovamente a diffidare i direttori generali delle Asp a non procedere ad alcun pagamento.
C’è da tener conto che gli erogatori della specialistica ambulatoriale, da nove mesi non ricevono più il pagamento di alcun corrispettivo.
Siamo di fronte a un rischio reale in cui centinaia di operatori sono messi sul lastrico, con tutte le conseguenze sulla tenuta complessiva del sistema.
Nelle scorse settimane, in coerenza con l’impegno assunto dal presidente Oliverio, si è insediato al dipartimento Salute un tavolo tecnico con le rappresentanze degli erogatori per ricercare una soluzione condivisa.