Nelle scorse settimane circa 50 borsisti, componenti del comitato degli studenti universitari dei tre atenei calabresi, avevano scritto al presidente della Regione, Mario Oliverio, invitandolo a partecipare ad un incontro da tenersi presso l’Università della Calabria. L’esigenza era scaturita, dopo anni di assoluto abbandono del sistema del sapere, dal riconoscimento del cambiamento di rotta operato dal governo regionale nel rapporto tra la Regione e gli atenei calabresi.
“Per questo motivo -scrivevano gli studenti nella lettera a Oliverio– non possiamo permettere un ritorno aa un passato che per troppo tempo ha escluso il mondo del sapere collocandolo agli ultimi posti delle più importanti classifiche nazionali. In questi anni si è costruita una Calabria migliore, partendo proprio dal suo futuro più prezioso che sono i giovani studenti”.ù
A quella lettera il presidente della Regione ha risposto immediatamente accettando l’invito a partecipare ad un’assemblea affollatissima, che si è svolta ieri pomeriggio presso l’Aula SS P1 del Cubo OA dell’Unical.
Un esempio positivo di come un dialogo costruttivo tra i cittadini e le istituzioni sia ancora possibile.
Ne è scaturito un incrociarsi di domande e risposte, di idee e proposte che sicuramente genererà frutti e risultati positivi per il futuro della nostra terra e delle giovani generazioni.
In apertura dei lavori è stata espressa solidarietà al giovane studente paraguaiano aggredito nei giorni scorsi all’Unical.
Nel corso del suo intervento il presidente Oliverio, dopo aver seguito con grande attenzione e interesse gli interventi dei numerosi studenti intervenuti, ha riaffermato con forza la volontà a continuare il proprio impegno a sostegno del diritto allo studio, un impegno finalizzato a creare le condizioni perché si attenui la fuga dei nostri migliori cervelli e i giovani possano restare o ritornare a lavorare in Calabria.
“Negli ultimi 15 anni -ha detto Oliverio– circa 180 mila giovani tra i 15 e i 34 anni sono andati via dalla Calabria. Tanti di essi non sono tornati e quelli che sono rimasti vivono nel disagio, in una situazione di perenne precariato, alla ricerca continua di un lavoro che non c’è. E’ una situazione intollerabile, che la Calabria non può più permettersi. Il talento delle nuove generazioni è essenziale per dare spessore e prospettiva di crescita alla nostra terra. Ed è per questo che in questi anni abbiamo lavorato sodo per garantire il diritto allo studio per tutti.
I risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo investito sul sistema universitario calabrese oltre 128 milioni di euro, accrescendone il peso anche in ambito nazionale. Nel 2014 solo il 34% degli studenti universitari inseriti nella graduatoria degli aventi diritto percepiva una borsa di studio.
Il rimanente 66%, qualificato come “idoneo non percettore”, rimaneva escluso. In questi anni siamo passati dalle 418 borse finanziate nell’Anno Accademico 2015/2016 alle 2.200 borse dell’Anno Accademico 2017/2018, con un investimento di oltre 25 milioni di euro che ha garantito la copertura del 100% degli studenti universitari aventi diritto. Un finanziamento equivalente e un analogo risultato è previsto anche per il prossimo Anno Accademico”.
“Quello sulle borse di studio -ha aggiunto il presidente della Giunta regionale- non è stato l’unico aspetto della più complessiva azione che abbiamo innescato per il rilancio del ruolo e della funzione del sistema universitario calabrese. Abbiamo impegnato, infatti, risorse importanti per garantire nel 2017 oltre 120 voucher e 127 nel 2018 per la partecipazione di neolaureati a master di I° e II livello, al fine di sostenere i giovani più bisognosi e meritevoli nella formazione postlaurea e per la permanenza nella nostra regione; per estendere e qualificare le attività della didattica con la programmazione e il finanziamento di nuovi dottorati e assegni di ricerca; per migliorare le infrastrutture materiali delle sedi universitarie calabresi con un’adeguata programmazione delle risorse regionali a partire dal POR 2014/2020, per migliorare il trasporto pubblico locale”.
“Abbiamo posto le condizioni –ha concluso Oliverio-perché questo percorso diventasse irreversibile. Investire sul diritto allo studio significa investire sul futuro ed io ritengo questo investimento l’atto più qualificante del mio mandato. Ora dobbiamo fare in modo che questo sforzo non sia vanificato. Le università giocano un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo di questa terra e non solo perché in esse si formano le nuove classi dirigenti.
Esse possono, devono essere il propulsore determinante dell’apertura di una nuova fase, a condizione che non si chiudano in se stesse e navighino finalmente nel mare aperto dell’importante sfida che abbiamo davanti. Sono fortemente fiducioso. Qualcosa sta cominciando a muoversi e la vostra numerosa presenza qui, oggi, il vostro entusiasmo, la vostra voglia di fare e di cambiare le cose è la testimonianza più bella e più concreta dell’apertura di una nuova e positiva fase di cambiamento nella nostra regione. Il futuro della Calabria comincia da qui, dalla vostra freschezza e passa soprattutto da voi. La nostra regione non è seconda a nessuno. Ha grandi risorse e il suo futuro dipende in gran parte da noi. Dobbiamo crederci perché il tarlo più corrosivo della nostra vicenda storica è stata la sfiducia. Dobbiamo credere in noi stessi, nelle nostre forze, nelle nostre potenzialità. Se ci crediamo, sono sicuro, non saremo secondi a nessuno. La Calabria ha bisogno di voi per riscattarsi da una lunga stagione in cui la sua immagine è stata sfregiata e distrutta”.