“Qual è il rapporto del ministro degli interni con il detenuto Giuseppe Scopelliti? Come poteva Salvini non conoscere i rapporti tra Scopelliti, Paolo Romeo, già condannato in concorso esterno per associazione mafiosa e imputato nell’inchiesta “Mammasantissima” con l’accusa di essere il ”referente strategico della ‘ndrangheta nel gestire e orientare il voto controllato dai clan e dalla massoneria”, e Francesco Belsito, già tesoriere della Lega indagato dalle Procure di Reggio, Genova e Milano?”
Sono le domande presenti nell’interrogazione presentata da Alessia Rotta, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico.
“Il ruolo che hanno avuto Scopelliti e “i suoi spicciafaccende” nell’elezione di Matteo Salvini in Calabria emerge dalle pagine di Repubblica: non solo un contributo per aumentare il consenso leghista, ma – sottolinea – l’assicurazione di una improvvisa liquidità, fino a quel momento mai registrata”.
“È necessario che sia fatta chiarezza subito. Un ministro dell’interno deve mostrare trasparenza e onestà per gestire proprio la lotta alla criminalità e alle organizzazioni mafiose. Deve essere fatta luce immediatamente – conclude Rotta – Salvini lo deve al Parlamento e ai cittadini italiani tutti”.