“Mai come davanti ai corpi esanimi di donne, uomini e bambini anche piccolissimi ci torna utile quanto scritto da Seneca: il grande dolore è muto. Davanti a questa tragedia umana della portata enorme che irrompe nella nostra vita quotidiana, mentre rimaniamo in silenzio per piangere decine di vittime sulle spiagge della costa jonica, non possiamo non chiederci quanti morti dovremo ancora contare perché il Governo e l’Unione europea decidano di intervenire, andando oltre l’applicazione di misure preventive”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Area vasta di Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.
“Una tragedia che arriva pochi giorni dopo l’approvazione alla Camera del recente decreto in materia di immigrazione, e che nel modo più doloroso richiama l’attenzione sull’urgenza di un’azione comune degli Stati in materia di migrazione, che prima di essere un “problema” economico e sociale, è una questione di umanità – afferma ancora Scalese -. Nell’esprimere, quindi, il cordoglio per la morte di decine di vittime innocenti, nell’attesa di una doverosa assunzione di responsabilità da parte dei soggetti istituzionali titolati, non ci resta che sottolineare l’importanza dell’impegno nell’accoglienza e nella protezione dei migranti e in particolare di quelli più vulnerabili, come minori soli, anche molto piccoli, mamme e bambini”.