Quello che stiamo realizzando in questi mesi è modello di rete turistica interregionale che ci permetterà di allargare gli orizzonti e costruire un hub strategico per la valorizzazione dei territori e delle esperienze». Paolo Pappaterra, vice sindaco di Mormanno, ha così sintetizzato la volontà del comune del Pollino guidato dal Sindaco, Giuseppe Regina, di aderire – tra i primi partner istituzionali – al sodalizio pubblico privato “Borghi mediterranei”, presieduto da Gianluca Colaci. Decisione che ieri è stata ufficializzata ad una folta di platea di operatori turistici, della ristorazione territoriale, dell’artigianato collegato alla valorizzazione dei prodotti tipici, delle guide, ai quali è stato rinnovato l’invito a far parte della compagine che sta costruendo un modello nuovo ed innovativo di racconto e promozione dei territori del Sud. Una grande esperienza collettiva che «coniuga la crescita verticale dell’esperienza dell’incoming – ha dichiarato Francesco Arcidiacono, presidente del Gal Pollino sviluppo – con la necessità di fare del Pollino e della Calabria in generale una destinazione turistica. Borghi mediterranei deve rappresentare un modello inclusivo ma anche selettivo che sappia uniformare gli standard e la capacità di crescita di un territorio» che del turismo può farne un asse strategico di economia sostenibile e duratura puntando alla «destagionalizzazione» – ha sottolineato il direttore commerciale del progetto, Teresa Maradei – in un’ottica di «ospitalità diffusa» che rende i borghi protagonisti dell’accoglienza.
«La volontà di fare rete – ha ribadito il consigliere con delega al turismo del Comune di Mormanno, Flavio De Barti – è necessaria per esaltare le bellezze straordinarie di cui siamo custodi» e identificare «attrattori d’area» – ha rilanciato Arcidiacono – che ci permettano di pensare alla nascita di «un’accademia della tipicità e della tradizione». «Stare insieme per fare massa critica – ha evidenziato il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra – puntando sulla qualità come parole guida di questo sistema di sviluppo turistico che realizza un’alleanza vera tra pubblico e privato». Proprio in questo periodo in cui il turismo del nord sembra devastato dall’emergenza Coronavirus il Sud può diventare il punto di riferimento per un turismo che ad una «alta domanda deve corrispondere un’offerta di pari livello» facendosi trovare pronto alle richieste di un mercato in continua evoluzione nello scacchiere del Mediterraneo. «Crescere e migliorare per sancire e rafforzare una sinergia che già esiste ma che deve formalizzarsi mettendo al centro il capitale umano espresso in anni di turismo nel Pollino».