Come ogni anno, contestualmente all’inizio della stagione balneare riceviamo segnalazioni sullo stato delle acque dei mari calabresi – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – già nei primi weekend di giugno i bagnanti delle coste tirreniche calabresi hanno riscontrato la solita striscia di sporcizia che pare facesse capo al polline dei pini, come sottolineato sia dall’Arpacal sia da WWF.
Gli scorsi anni ci siamo sempre trovati di fronte a segnalazioni fondate sicuramente ma in altri casi i bagnanti sono stati rassicurati sulla balneabilità dei tratti segnalati. Navigando sul portale web dell’Arpacal – continua Nesci – si riscontrano notizie un po’ altalenanti ed incerte specie a seguito dell’analisi di determinati campioni di acqua di balneazione che in un primo momento hanno dato esito positivo ed il mese successivo viceversa. Ma quale sarà la verità? I cittadini calabresi vogliono vederci chiaro e soprattutto vogliono sapere quali sono i tratti costieri effettivamente balneabili e quali no.
Per questo motivo – conclude Nesci – abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo permanente così da avere un dialogo con tutti gli stakeholder coinvolti e con gli Enti competenti per far fronte al problema dell’inquinamento marittimo che si ripete ogni anno a discapito della salute dei bagnanti”.