Fra gli altri emendamenti che mi auguro la Giunta regionale possa accogliere in fase di approvazione del bilancio, ne proporrò uno per l’ istituzione di un fondo finalizzato ad erogare un contributo alle associazioni sportive colpite dall’emergenza covid-19 e le cui attività sono state bloccate”.
E’ quanto asserisce il consigliere regionale Francesco Pitaro (G.misto) che spiega: “Gli impianti sportivi sono stati tra i primi settori a subire la crisi innescata dalla pandemia. Già il 23 febbraio lo sport di base è stato colpito dal DPCM che, vietando manifestazioni ed eventi sportivi, ha impattato sulla pratica sportiva amatoriale, fino a svuotare i centri anche sui territori non ancora destinatari di ordinanze e decreti.
Di conseguenza, sono stati sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati e le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, culturali, sociali, ricreativi, azzerando gli introiti del settore sportivo
Inoltre – aggiunge Pitaro – la normativa nazionale ha reso ostativa la possibilità di godere del contributo previsto dall’articolo 65 del DL 18/2020 (credito d’imposta per il 60% del canone di locazione del mese di marzo), arrecando un danno enorme al settore Alla luce di tutto ciò, proporrò una misura compensativa, a livello regionale, che permetta la sopravvivenza del tessuto sportivo senza scopo di lucro che finora ha operato nella promozione sociale oltre che sportiva, specie nei piccoli centri, a favore di cittadini di tutte le fasce d’età, permettendo la pratica sportiva a costi assolutamente bassissimi e ponendo in essere il concetto democratico di sport per tutti”.
Conclude il consigliere regionale: “Tale misura compensativa, a ristoro dei danni causati dall’emergenza sanitaria, dovrebbe consistere in un contributo regionale a fondo perduto per coprire il 50% dei canoni di locazione dei mesi di marzo ed aprile per le associazioni sportive iscritte al registro Coni e per le associazioni di promozione sociale (iscritte nei registri nazionale di cui all’articolo 7 della legge del 2000 n. 383) che esercitano, in via esclusiva o principale, l’attività sportiva dilettantistica, riconosciuta come attività di interesse generale dall’articolo 5 comma 1 del decreto legislativo n. 117 del 2017. Le associazioni sportive iscritte nel Registro del Coni sono 3500, per cui si prevede un tetto massimo di erogazione per ciascuna società di euro 1000 a fronte di un fondo che dovrà avere una dotazione finanziaria di euro 3.500.000,00”.