Ritengo importante questa iniziativa che abbiamo sostenuto sin dall’inizio, perché la bussola che deve guidare tutti ed in particolare il governo di una istituzione come la Regione, è quella di contribuire ed affrontare problematiche, rilevanti come questa, per mettere tutti uomini e donne nelle condizioni di pari opportunità”.Lo ha affermato il presidente della Regione Mario Oliverio intervenuto via Skype in apertura del Convegno nazionale “Metodologie didattiche per favorire l’apprendimento” in corso di svolgimento, sino a domani, nell’Aula Magna dell’Università della Calabria.
Una qualificato ed importante occasione di approfondimento, questo, sulle tematiche dell’apprendimento e delle difficoltà riscontrate dalla scuola nel favorire inclusione e successo formativo degli studenti con disturbi di attenzione e iperattività, realizzato grazie al supporto della Regione Calabria, nell’ambito della Legge Regionale 27, del Piano per il Diritto allo studio 2018 ed organizzato dall’Associazione “Potenziamenti”.
Ai lavori, introdotti, dalla presidente di “Potenziamenti” Teresa ha partecipato l’assessore all’Istruzione Maria Francesca Corigliano che aveva di recente presentato agli organi di informazione l’iniziativa che conta il concorso di autorevoli relatori, oggi concentrati nel Focus su “ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), dall’ambito clinico agli aspetti didattici”.“La problematica specifica posta al centro di questo incontro che abbiamo sostenuto- ha proseguito il presidente della Regione- indica in primo luogo che nel rapporto tra scuola e famiglia è necessario fare crescere relazioni diverse, più aperte, meno condizionate da paure preoccupazioni, da una cultura che spesso ha contribuito a mantenere una condizione di disparità.
Sviluppare, quindi, in primo luogo, sul piano culturale una iniziativa che metta le famiglie nelle condizioni di aprirsi e di relazionarsi con la scuola e con le istituzioni è di fondamentale importanza.
In questo senso, la formazione ha un ruolo rilevante, nello specifico per capire in tempo quando un ragazzo è portatore di disturbi di apprendimento.
Ecco perché è fondamentale investire nella formazione per costruire la rete degli operatori, perché si determini una sinergia tra scuola e famiglia: un processo deve essere sostenuto dalle istituzioni”.
“La formazione degli operatori della scuola è importante quanto lo è quella degli operatori sanitari “ ha sottolineato Oliverio che ha ricordato “ci siamo dati strumenti importanti, ma è necessario fare ancora tanto, perché, anche in questo campo, la nostra regione si porta dietro ritardi enormi, decennali, che dobbiamo colmare.
Ed è possibile recuperare questo gap- ha concluso Oliverio-, nella misura in cui si determina una sinergia sempre più stringente tra istituzioni, scuola, famiglia, regione, enti locali, i comuni, che la Regione vuole e deve mettere nelle condizioni di agire a sostegno di questi percorsi, che richiedono un salto di qualità sul piano culturale, in una vera e propria sfida per la quale abbiamo destinato impegno e risorse.
Se c’è questa sinergia è possibile rapidamente recuperare ritardi e rendere un servigio importante ai nostri bambini, alle loro famiglie.” “La Regione, con il suo presidente Oliverio- ha messo in rilevo l’assessore Corigliano-, ha investito molto in energie e finanziariamente per potenziare ed affrontare la formazione relativa agli studi specifici di apprendimento, con molte azioni messe in campo e oggi ricordate. La Regione ha inteso sostenere la terza edizione di questo convegno nazionale con il doppio dei fondi relativamente alle passate edizioni; la ragione sta nel nostro lavoro e nel nostro impegno per l’inclusione a tutto campo, sociale e scolastica, con un’attenzione particolare a quella degli alunni che sono portatori della richiesta, a loro volta, di un’attenzione speciale e di competenze speciali degli insegnanti per poter mettere in campo tutte le azioni finalizzate a compiere positivamente il percorso di insegnamento ed apprendimento”. “I disturbi specifici di apprendimento sono molto diffusi- ha ricordato l’assessore Corigliano– e paradossalmente non precocemente diagnosticati.
Questo significa compromettere innanzitutto il progetto di vita di una persona che non riesce ad acquisire le competenze necessarie a raggiungere i traguardi e gli obiettivi che dalla scuola vengono posti ma anche subire l’accusa di inadeguatezza, il sentirsi nella maggior parte dei casi licenziato come alunno vagabondo, distratto, non adeguatamente seguito a casa, che non prova interesse.
Ciò innesca sicuramente una difficoltà di rapporto e di riconoscimento del bisogno pieno che viene manifestato con irrequietezza, distrazione ed impossibilità di stare attento, seguire e partecipare. Investiamo nei corsi di formazione per questo, ed il convegno contribuisce sicuramente alle conoscenze, che poi possono approfondirsi, a dare all’insegnante la possibilità di riconoscere precocemente l’alunno con disturbi specifici di apprendimento”.
“Evitiamo i ritardi” ha esortato dunque l’assessore regionale all’Istruzione che ha voluto portate alla vastissima platea alcuni esempi direttamente a lei arrivati da parte di genitori di alunni giunti troppo tardi alla diagnosi di disturbo dell’apprendimento, continuando: “mettiamo l’insegnante e anche la famiglia in condizioni di cogliere subito i segnali, e anche i genitori in condizioni di accettare. Ci sono diverse forme di abilità; quando un bambino ha bisogno di un aiuto la famiglia non deve sentirsi in nessun modo minacciata o sminuita. La scuola deve affiancare, si devono potenziare gli interventi, condividerli e mettere in campo un progetto formativo che consenta a quel bambino di diventare un adulto soddisfatto di sé con un ruolo attivo all’interno della società”.Numerosi, nel corso della prima giornata, gli interventi scientifici tesi a favorire la condivisione dei contributi provenienti dalla ricerca, con l’obiettivo di fornire le necessarie informazioni sulle caratteristiche che appartengono alle persone con ADHD e le strategie che possono rivelarsi utili per favorire la piena realizzazione delle loro potenzialità e migliorarne significativamente la qualità della vitaL’evento, accreditato ECM per i medici, gratuito, a cui stanno partecipando docenti, studenti, genitori, altre figure professionali di riferimento per i problemi trattati, proseguirà domani, sempre nell’Aula Magna dell’Unical.