Stanno iniziando a portare frutti tangibili le misure per imprese e famiglie previste dal nostro Governo per contrastare la crisi derivata dalla tremenda emergenza sanitaria in cui ci troviamo.
Pur con qualche difficoltà, alcune imputabili alle regioni o a un sistema bancario un po’ in ritardo e al netto di disfunzioni iniziali pur fisiologiche, i numeri sono incoraggianti. Per quanto riguarda gli aiuti al nostro sistema produttivo, dal 17 marzo al 28 aprile sono arrivate al fondo per le PMI 38.921 domande di garanzia per l’accesso al credito a favore di artigiani, autonomi e professionisti, per più di 3 miliardi e 800 milioni di euro di finanziamenti.
Dell’intero importo 529 milioni riguardano 24.569 operazioni per finanziamenti fino a 25 mila euro, con un importo medio finanziato di 21.567 euro e 140 istituti bancari coinvolti
Queste sono le cifre fornite dal deputato calabrese del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio, che annuncia anche la portata delle misure a livello regionale. “Per quanto riguarda la Calabria, ci sono state 853 domande per finanziamenti inferiori a 25.000 euro così divise: 445 in provincia di Cosenza, 133 in quella di Reggio Calabria, 122 per il catanzarese, 92 in provincia di Crotone e 61 in quella di Vibo Valentia, per più di 17 milioni di euro totali. Per importi superiori ai 25.000 euro in Calabria sono, invece, arrivate 204 domande per più di 28 milioni di euro di finanziamento, con un importo medio di 159 mila euro in provincia di Cosenza, 119 mila a Reggio Calabria, 130 mila a Catanzaro, 154 mila a Vibo Valentia e 68 mila a Crotone. Il nostro paese e la nostra regione – continua il pentastellato – sono composti per la maggior parte da imprese di dimensione medio piccole, oltre che piccolissime o a carattere familiare e per questo abbiamo pensato prioritariamente a questo tipo di misure, che finora hanno portato a più di 45 milioni di euro di accesso al credito in Calabria. Per l’erogazione di prestiti fino a 25 mila euro, ricordo che il tasso è agevolato, senza che le banche debbano effettuare alcuna valutazione di merito, così da ridurre al minimo i tempi per l’erogazione. Contiamo che questa sistema, dopo qualche inceppo iniziale, possa andare sempre più speditamente – conclude Melicchio – per poter garantire alle imprese quanto è loro necessario per riuscire a superare questo momento di crisi.”
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