La scomparsa dell’avv. Ferdinando Rossi mi addolora profondamente. Personalmente, mi è molto cara la sua memoria anche per l’attenzione e i consigli che ha sempre voluto riservarmi. Ho ricordi personali indelebili perché ho avuto modo di conoscerlo da vicino in quanto amico fraterno di mio padre con il quale si sono battuti sempre per il riscatto degli agricoltori e la valorizzazione del nostro “oro verde”: l’olivicoltura.
E’ quanto si legge in una nota di Grazioso Manno.
Interminabili le loro discussioni svolte sempre con grande intelligenza e capaci di costruire percorsi economici attraverso le nuove strade che l’Europa indicava: le Associazioni dei Produttori Olivicoli. Ferdinando Rossi è stato e rimarrà un protagonista e un testimone dell’agricoltura calabrese che lui ha servito con generosità sia in prima persona come imprenditore che come dirigente sindacale intravedendo sempre quasi l’obbligatorietà di percorrere sempre la strada dello sviluppo agricolo, agroalimentare e turistico. Lascia sicuramente un vuoto di umanità, competenze e saperi e si staglia come esempio raro di sensibilità, dedizione e perbenismo. Sono certo, che con mio padre, in cielo, continueranno le loro amichevoli dispute e con sapienza commenteranno gli accadimenti di questo periodo e i problemi del mondo agricolo indissolubilmente legati alla terra che hanno tanto amato:la Calabria.