L’architetto Giuseppe Macrì è il nuovo vice presidente di Confartigianato Catanzaro, l’associazione che opera al fianco di artigiani e piccoli imprenditori che sono il motore del futuro produttivo del Paese.
La Giunta Esecutiva di Confartigianato Catanzaro, alla presenza del segretario provinciale, Raffaele Mostaccioli, ha deliberato di affidare a Macrì, che è anche presidente dell’Ordine degli Architetti, la titolarità della seconda carica nell’ambito dell’organizzazione territoriale.
Una sfida importante e sentita, quella di assumere questo prestigioso incarico, per Macrì che punta all’obiettivo di mettere al sostegno del mondo dell’artigianato e delle piccole e medie imprese esperienze e competenze maturate in un settore affine, come quello dell’architettura. “L’incarico di vice presidente di Confartigianato Imprese Catanzaro affianca la mia attività quotidiana nell’Ordine degli Architetti, un settore che si muove nell’ambito della creatività e dell’innovazione – spiega Macrì -. Rappresenta, quindi, una occasione per affiancare in concreto le molteplici attività delle piccole e medie imprese che rappresentano l’ossatura economica del Paese. Parliamo della categoria che ha maggiormente sofferto dal 2006 in poi, nell’ambito di una crisi sistemica che sarà ulteriormente aggravata dall’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus che ha bloccato l’economia e messo in crisi diversi settori produttivi del Paese.
In un mercato globale che corre velocissimo verso l’internet delle cose, insomma,il lavoro che svolgono gli artigiani e le piccole e medie imprese contribuisce molto e capillarmente ai processi produttivi nell’ambito del design, coinvolgendo sia i grandi player del lusso che le piccole imprese, che detengono competenze e abilità artigianali in diversi campi compreso il mondo dell’edilizia. Oggi, quindi, potrebbe diventare una chance di ripresa e aprire nuovi scenari professionali. Creatività e abilità artigiane, quindi, sono “gli strumenti fondamentali per favorire l’innovazione nell’ambito in cui le produzioni locali, con qualità e competenza, possono segnare l’identità territoriale dando vita al nostro brand – dice ancora Macrì -.
Il made in Italy e soprattutto il brand Calabria possono favorire lo sviluppo dei settori artigianale, turistico, agricolo e dell’innovazione in campo edilizio della nostra regione che ad oggi non è marcata da una forte identità produttiva
In questo processo possiamo, e dobbiamo, giocare un ruolo strategico insieme al mondo dell’architettura. Per questo colgo con grande interesse l’avvio di questo percorso che avvicina due percorsi affini e strategici per lo sviluppo, per dare vita ad una fruttuosa interazione tra creatività, abilità artigianali, design e mondo delle professioni tecniche che ci permetterebbe di guardare al futuro economico delle piccole e medie imprese con maggiore fiducia”.