Il MIUR ha pubblicato sul proprio sito il Dm 364 dell’11 aprile 2019, con cui adotta il Piano straordinario per la progressione di carriera. Le relative risorse sono state previste dall’ultima legge di Bilancio, a valere sul Fondo per il finanziamento ordinario delle università, mediante le quali poter operare, in deroga alle vigenti facoltà assunzionali, la progressione di carriera dei ricercatori universitari a tempo indeterminato, in possesso di abilitazione scientifica nazionale, nel limite di 10 milioni di euro a decorrere dal 2020.
Queste risorse vengono assegnate alle istituzioni universitarie statali, al fine di consentire circa 676 progressioni di carriera dei ricercatori. Vengono assegnate in parte in misura fissa per ogni istituzione e in parte in ragione del numero di ricercatori in servizio al 31/12/2018.
All’Università della Calabria sono stati attribuiti 218.000 Euro, che consentiranno presumibilmente di procedere a 15 promozioni a professore associato, entro il 2020.
“Sono molto soddisfatto di questa notizia – afferma il rettore Gino Mirocle Crisci – che non mi sorprende, in quanto è frutto di un nostro lungo e costante lavoro di interazione con il Ministero, avvenuto nel corso degli ultimi mesi. Il nostro ateneo è risultato il decimo in Italia, con un finanziamento di 218.000 euro, al di sopra di università come Pavia, Firenze, Pisa, Milano Bicocca, Politecnico di Torino, Siena, Parma. E’ un riconoscimento alla qualità dei nostri 165 ricercatori universitari abilitati, certificata a livello nazionale, che nelle more dei meccanismi concorsuali, consentirà a circa 15 di loro di diventare professore associato”.
“La politica di interazione con il Ministero – sottolinea ancora Crisci – sta dando i suoi frutti ed è stata fondamentale per ottenere un cambiamento nei parametri di valutazione, che oggi ci hanno portato a questo risultato”.
“Lo conferma anche – conclude il rettore – la recente visita all’Unical del professor Giuseppe Valditara, Capo dipartimento per la formazione superiore e la ricerca presso il MIUR, che è rimasto molto colpito dal livello qualitativo della nostra università, tanto da impegnarsi in due obiettivi concreti: l’apertura di una sede dell’Istituto nazionale di Astrofisica nel nostro ateneo, con l’assunzione di 30 ricercatori e un finanziamento aggiuntivo per nuovi dottorati nel settore dell’intelligenza artificiale”.