Vita non facile per i liberi professionisti calabri. Ad un campione di 250 lavoratori autonomi e ditte individuali iscritte a ProntoProe residenti in Calabria è stato chiesto di indicare quale sia la propria opinione e valutazione in merito alle pratiche di amministrazione regionali e locali che influenzano la loro capacità di avviare, gestire e far crescere la propria attività.
In Calabria è emerso un generale scontento soprattutto dai riscontri ottenuti al quesito relativo alla difficoltà di avviare un’attività.
I professionisti sono stati invitati ad esprimere il proprio parere, indicando attraverso un valore da 1 a 10 il proprio grado di soddisfazione su diverse tematiche (si va dalla semplicità di apertura di nuovi business all’efficienza delle infrastrutture) ed è emerso un punteggio medio generale pari a 2,96. Tale valutazione è tra le più negative d’Italia.
“Tutti sanno che l’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di liberi professionisti in Europa. Credo che, per permettere loro di ritrovare la fiducia nelle istituzioni, un percorso obbligato debba essere l’apertura delle amministrazioni locali nei confronti di innovativi percorsi di crescita che passino attraverso una digital-strategy efficace e capace di orientare in maniera definitiva il mondo del lavoro autonomo e professionale – ha dichiarato Marco Ogliengo, amministratore delegato di ProntoPro”.
Entrando nel merito di tutte le questioni affrontate, i riscontri un po’ meno negativi sono quelli relativi agli ambiti del rispetto delle norme di tutela e sicurezza sul lavoro (3,81) e dell’efficienza delle infrastrutture indispensabili al proprio lavoro (3). A piacere meno ai professionisti calabri sono invece l’apparente carenza di cooperazione da parte della regione nella conoscenza dei bandi e delle iniziative europee che aiutano i giovani, le donne e l’imprenditoria in generale (2,78) e la difficoltà relativa al confronto con la pubblica amministrazione (2,55).
In generale emerge un atteggiamento abbastanza negativo nei confronti della libera professione: se un conoscente chiedesse loro un consiglio in merito all’avvio di un’attività in proprio in Calabria, il 52,17% dei rispondenti dichiara che di sicuro lo dissuaderebbe, il 43,47% non saprebbe cosa suggerire e solo il restante 4,34% lo esorterebbe ad aprire la partita IVA.